
Diciamo che un paio d'anni fa Tizia e Tizio hanno un appuntamento.
Il luogo di ritrovo è il parcheggio di una scuola superiore, un fine settimana caldo ma non troppo, luminoso di primavera.
Fanno un giro a Varenna, ridono, mangiano un gelato e tornano alle macchine.
Ecchevipensavate, era solo il primo appuntamento!
Interessante, 'sto Tizio. Pensa Tizia.
Quel che pensa Tizio non ci è dato saperlo.
Si lasciano con un altro appuntamento in programma.
Ciaociao.
Salgono nelle rispettive autovetture e Tizio se ne va.
Solo lui, sì, perchè Tizia resta lì, ferma, mascella bloccata, guanciotte bollenti, a fissare inebetita il lunotto che non dà segni di vita.
Merdamerdamerda
...Pronto, eh, ciao... eh, senti... scusa, ma... ho lasciato accesi i fari della macchina... eh... non riparte più... non è che potresti...
Arrivo subito.
Tizio si ritrova a spingere la Santa Clio giù dalla discesa del parcheggio, sudando come un bisonte, imprecando tra sè e sè, rendedosi ridicolo di fronte ai suoi colleghi che disgraziatamente passano di lì proprio in quel momento e ignorando che da lì a due anni avrebbe dovuto sopporare figure anche peggiori di quella.
Ed era solo l'inizio...
(uditeudite, la foto l'ha fatta la Pil! Oh yeah)
5 commenti:
Grande Pil, questa non la sapevo! :-D
Buon 25 aprile a Tizia&Tizio! :-)
Gli inizi più strani vedono le storie più belle (e anche io ne so qualcosa...)!!!Un bacio!
eh, ragazze, lo ripeto sempre: non è che dovete credere che tutto ciò che scrive Pilar sia vero...! (è andata molto peggio)
fede: chrazie, spero che anche il tuo 25 aprile sia stato ottimo!
franci: ti trovo un po'abbrinzata, cara!
scusa ma no entiendo esto gergo natìo...
maledetto sia il tasto della O e chi l'ha incastrato!
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