martedì 29 aprile 2008

Latticinica


Studio del dottor B, ore 17,20.

B: mhhh...
Pil: allora, che cos'ho preso questa volta? Quale strano morbo mi hanno attaccato quegli orribili mocciosi? Ma soprattutto: sopravviverò?
B: mh...
Pil: ordunque?
B: Pil, mangi spesso yogurt?
Pil: a quintalate
B: e fai colazione o uno spuntino col latte?
Pil: sì, a volte
B: mangi cioccolato al latte?
Pil: bhè, sì... è il mio preferito*
B: ti piacciono i formaggi?
Pil: moltisssssimo
B: ti capita di mangiare spesso il budino?
Pil: sìsìsìsìsì! Dottore, che cosa c'ho??
B: Pil, sei intollerante al lattosio!
Pil: mmèrd!


B: ... un'ultima cosa... ma c'è qualcosa che NON MANGI??!
Pil: i mandarini.





* definiamo "preferito"... "PREFERITO" è: mangiarsi una barretta con tanto di nocciole intere, mezz uovo Kinder e una quantità non precisata di ovetti ICAM.

domenica 27 aprile 2008

La Molesta Viaggiatrice


Dio ce ne shcampi e libberi, come direbbe Michele il Papo nella sua lingua natìa.
Quando Pilar fa un viaggio in macchina diventa molesta, irriverente e spaccaballe che come lei nessuno mai (la citazione cinematografica è scontata, non ve la si chiede neanche).
Il degenero avviene però gradualmente, seguendo tappe ben specifiche.

Fase 1 (incipit)
Pil: tu non hai sonno?
Crazòn espinado: no, ho preso un caffè.

Fase 2 (la casualità)
Pil: certo che stamattina ci siamo alzati presto, nèh...
Ce: è l'unico modo per arrivare lì in un orario decente... ma se sei stanca puoi reclinare lo schienale del sedile e riposarti un po'
Pil: nono, voglio farti compagnia! non è giusto che guidi da solo! anzi, se vuoi guido un po'io!
Ce: NAH! sta' lì, da brava.

Fase 3 (la negazione)
Pil: ...fa niente se tiro giù un po'il sedile? Ma guarda che non dormo eh, non ho mica sonno!

Fase 4 (la quiete)
Pil: (bocca semiaperta, testa abbandonata contro la cintura di sicurezza, fronte appiccicata al finestrino, braccia decorosamente conserte*) Zzzzzzz... zzzzzzz... zzzzz...

Fase 5 (2 ore dopo, il ritorno)
Pil: mh... ehm... mi sono addormentata, scusaaa!!
Ce: eh, me ne sono accorto.
Pil: Se vuoi adesso guido io!
Ce: NO-NEEE!
Pil: allora posso sentire la radio?
Ce: sì, ma non cambiare mille stazioni, che sennò mi rompo
Pil: sìsì, vedrai, non ti darò nessun fastidio!

Fase 6 (mezz'ora dopo, fino all'arrivo, la tempesta)
Pil: (con una mano vicino alla bocca a mo' di microfono e l'altra che compie improbabili coreografie che neanche la Carrà...) e-e-e-andèr mai amb-rèlla e-e-e...
Ce: sigh
Pil: ei mistèr diiiigei putarecordòn ai uònna dèns uit mai beibeeee tunztunzettunz ènd uèn de miusic stòòòòp...
Ce: _ _ _
Pil: iu gòt mi bègghin iu for morsi... ièèèièèèièèè... uài uònt iu e-i**
Ce: _ _ _
Pil: brrrrr fibra a-a-a fibra titolgodalmiostereo perchè por-ti sfiga!
Ce: sob.



* N.B.:una Lady si riconosce anche in questi momenti
** ei = testo non pervenuto

venerdì 25 aprile 2008

Ma mmaledetto il ggiorno...


Diciamo che un paio d'anni fa Tizia e Tizio hanno un appuntamento.
Il luogo di ritrovo è il parcheggio di una scuola superiore, un fine settimana caldo ma non troppo, luminoso di primavera.
Fanno un giro a Varenna, ridono, mangiano un gelato e tornano alle macchine.
Ecchevipensavate, era solo il primo appuntamento!
Interessante, 'sto Tizio. Pensa Tizia.
Quel che pensa Tizio non ci è dato saperlo.
Si lasciano con un altro appuntamento in programma.
Ciaociao.
Salgono nelle rispettive autovetture e Tizio se ne va.
Solo lui, sì, perchè Tizia resta lì, ferma, mascella bloccata, guanciotte bollenti, a fissare inebetita il lunotto che non dà segni di vita.
Merdamerdamerda
...

Pronto, eh, ciao... eh, senti... scusa, ma... ho lasciato accesi i fari della macchina... eh... non riparte più... non è che potresti...

Arrivo subito.

Tizio si ritrova a spingere la Santa Clio giù dalla discesa del parcheggio, sudando come un bisonte, imprecando tra sè e sè, rendedosi ridicolo di fronte ai suoi colleghi che disgraziatamente passano di lì proprio in quel momento e ignorando che da lì a due anni avrebbe dovuto sopporare figure anche peggiori di quella.

Ed era solo l'inizio...



(uditeudite, la foto l'ha fatta la Pil! Oh yeah)

giovedì 24 aprile 2008

L'Anzia


SMS delle 7.27: Ciao a tutti! sono ormai quasi due anni che non ci incontriamo, è il momento di una cena di classe!

Non si sa bene il motivo, ma ogni volta che si organizzano 'ste uscite coi compagni del liceo, Pilar è sempre combattuta tra due sentimenti:
1- oh che bello rivedere tutti!
2- oddio, mi viene l'ANZIA

Perchè le cene di classe andrebbero fatte più frequentemente, così almeno perderebbero quell'alone di ufficialità che si portano sempre dietro.
E a Pilar s'intrecciano i diti, come direbbe il rag.Fantozzi.
Perchè se sembrerà rimasta talequale, significherà che è ancora la fèssa di un tempo.
Se invece si noterà un cambiamento positivo allora s'imbarazzerà come Mammolo.
Checivogliamofare, è fatta male.
Però che bello, ha proprio voglia di rivedere i suoi compagni.


(adesso il piccì non collabora, sicchè la foto verrà caricata poi)

mercoledì 23 aprile 2008

caccacaccacacca (Sotto il ponte di Baracca...)


moccioso S: (odorando l'aere)maestra, ma... c'è qualcosa che non va...
Pil: (odorando l'aere) ma... ma... cos'è quest'odore tremendo??
moccioso S: maestra, ho fatto una puzza strana...
Pil: ah. ecco. devi andare in bagno?
moccioso S: eh... eh... no. l'ho già fatta.
Ah.


Pil: ma cos'è questa puzza??
moccioso R: è stato S!
Pil: mah, a me sembra venire dalla tua parte... sicuro che non devi andare in bagno?
moccioso R: sì, io la cacca l'ho già fatta l'anno scorso.
Ah, che ottima notizia.

Pil: mammamia, bambini, qui c'è un odore insopportabile. Apriamo le finestre!
moccioso A: sì, maestra, l'ho fatta io, ma però prima l'ha fatta anche M!
moccioso M: sì, ma tu l'ha fatta più grossa!
moccioso A: ma tu di più grossissima!
moccioso M: no, prima tu. l'hai fatta graaaaande così!
moccioso A: ma la tua puzza più della mia!
moccioso M: NO! la tua puzzissima!
moccioso A: NO! la tua puzzissimissima di più!
Pil: sì, vabè. Adesso facciamo passare un po'd'aria in classe, così la rinfreschiamo perbene...
gesummaria...

domenica 20 aprile 2008

Amori e cenci


Anna e Marco oggi sposi Sei ancora in tempo: pensaci! Luca e Deborah da oggi e per sempre mille metri sopra il cielo Francy ama Fede E' l'ultimo bivio... scappa finchè sei in tempo!


Due persone si sposano e gli amici fanno i balenghi.
Ci sta.
Gli amici sentono il dovere di farlo sapere a tutti credendo di fare i trasgressivi, i simpatici, i brillanti.
Ci sta.
Gli amici appendono 'sti lenzuoli sui cavalcavia, sui ponti, sui muri.
Ci sta.

Però cheddiamine, dopo un po' 'sti lenzuoloni diventano zozzi, laceri, sbrindellati (come avrebbe detto la nonna della Pilar)... FANNO SCHIFO!
TOGLIETELI!
Avete festeggiato gli sposi?
Avete bevuto lo sciampàgn?
Avete ballato la macarena?
Vi siete mangiati l'inenarrabile?

E allora basta!
Tornate su quel cavolo di cavalcavia e togliete quei luridi cenci!

Cheppoi, che Anna e Marco si sposino o che si mollino... A NOI NON CE NE POTREBBE FREGARE DI MENO!


Oh, là.
Buon inizio settimana.

giovedì 17 aprile 2008

martedì 15 aprile 2008

Maumèt foa di bàll (trad: Maometto fuori dalle balle) Ovvero: la folkloristica Brianza.



Che la Brianza sia un baluardo della Lega è cosa risaputa.

Armata di pastello rosso, ieri Pilar ha trascorso ore a crocettare i voti dati alle varie liste.
La Lega ha beccato un macello di voti. Un MA-CE-LLO.
Ogni volta che metteva un segnetto rosso, aveva un sobbalzo. Arrivata a sera sull'orlo di una crisi di nervi, è stata salvata dall'isterismo grazie al folklore lumbàrd.
Perchè solo un leghista potrebbe votare in questo modo (evidentemente, rendendo nulla la propria volontà):

- usando le penne biro - che non si sa mai, qualche Cumunista potrebbe cancellare il mio voto
- segnando sia Lega Nord sia Lega Lombarda - così son sicuro che la Lega va sù
- scrivendo VIVA LA LEGA sulla scheda elettorale - crepi l'avarizia
- scrivendo VAFFANCULO alla Camera e VAFANCULO al Senato - 'chè non son sicuro della regola
- scrivendo NO sopra il PD e Sì sopra la Lega - perchè una crocetta magari non è abbastanza chiara.


E Pilar, sforzandosi di restare impassibile, segnava col pastellone rossoblu.

Non lo sa se farà ancora la scrutatrice.
Non perchè sia stressante, faticoso o noioso.
Ma perchè fa male.
Perchè Pilar insegna ai suoi bambini ad usare le parole anzichè la violenza; a non fare le corna e a non dire parolacce; a lavorare con l'amico e col nemico; ad essere generoso con chi non ha nulla; ad aiutare il debole e non a spalleggiare il bullo.
Invece...

venerdì 11 aprile 2008

Niùs. Ovvero: sbalordisci con Pilar


La facoltà della Pilar continua a mietere Lettere.
Sigh.
Sob.

giovedì 10 aprile 2008

Costanza e sparizioni


Hai passato l'ultimo fine settimana abbracciata a Viccì.
Perchè Viccì è il nome che hai pensato bene di dare al tuo WC, visto che oramai passavate tanto tanto tempo insieme.
Sei stata 3 giorni senza toccare cibo e bevendo il minimo indispensabile, che sennò interveniva Amnesty International.
Gli altri 4 giorni ti sei nutrita di riso in bianco scondito, carotine bollite e fettine di mela. Trasparenti, che sennò tornavi a trovare Viccì.
Cinque di questi giorni li hai passati a spadellare in cucina, perchè tu sei quella che siccome che non c'ho niente da fare, faccio da mangiare... ma siccome non potevi mangiare nulla di tutto ciò, hai nutrito tutto il vicinato.
Mabrava!
E quando il tuo dottore ti diceva bravissima! continua così, e vedrai che quando questo virus ti passerà... apprezzerai ancora di più quello che mangi! (come se ne avessi bisogno...) tu ci credevi e te lo ripetevi mentalmente per farti coraggio.
E quando la mammina ti guardava compassionevole mentre mangiava la carbonara... tu cercavi di resistere e ingoiavi riso bianco pensando che ogni chicco fosse un cubetto di pancetta abbrustolita...
Complimenti!
E quando il papo ti passava vicino porgendoti pacchetti di cioccolatini Lindor, ovetti di cioccolata, wafer, fette di colomba e sfogliatine... tu, sforzandoti di essere cieca, cercavi di non vederli neanche.
Congratulazioni!
Quanta costanza!
Quanto coraggio!
Quanta determinazione!

Sese.
E dov'è che hai messo la fettona torta panna e fragole delle Winx che ti ha portato la tua piccola vicina di casa?
Dove l'hai messa, Pilar??!

lunedì 7 aprile 2008

Il Mega Tubo infernale


A Natale Pilar aveva espresso il desiderio di ricevere in regalo degli stampini per fare i biscotti.
La mamma, povera lei, non voleva limitarsi a donare alla su' figliola (con lo sfriso della cuoca) delle miserrime formine a forma di cuoricino o stellina che sia, del valore di 1 Euro e 45 cetesimi.
Giammai!
La mamma ha pensato bene: crepi l'avarizia! adesso regalo alla mia cara Pil Il Regalo Che Non S'Aspetterebbe Mai!
Trattasi di un mega tubo in alluminio dotato di due rotellone, un manico e 25 dico 25 forme diverse per fare i biscottini. 45 EURO.
Funziona un po'come con la macchinetta del Didò: si riempie il tubo con la pasta dei biscotti, in una rotella si mette lo stampino preferito, poi si schiaccia il manico e... vualà! Ti escono tanti dolcetti perfetti, identici. Un po'come quelli fatti con la pasta di mandorle.
Fico! Pensa la Pilar, negli occhi il guizzo della cuocafolle.

La sòla era evidentemente dietro l'angolo.
Perchè la pasta che va inserita nel mega tubo deve essere mollissimissima per poter essere schiacciata a dovere ma non troppo molle, sennò per staccarla dal tubone ti servono coltello e paletta.
Insomma ti escono sì dei biscottini graziosi, ma solo dopo esserti rinchiusa in cucina 3 ore, esserti procurata i calli sulle mani, esserti fatta venire la tendinite, aver sudato come 4 cammelli e aver scomodato tutti i santi del calendario... e alla fine quei biscotti non li vuoi neanche vedere sulla figurina! Li detesti.
E finisce che se li mangiano tutti gli altri.
E avrai dolori indicibili ai muscoli delle braccia.

Ma la mamma non poteva regalare dei semplici stampini del menga??!