domenica 25 gennaio 2009

Bbèlla raga, tutto rego?!


La prima volta che Pilar ha messo piede in un negozio Nike, credeva di essere totalemtne paritta per la tangente. Tutti i commessi (almeno 5, concentrati in uno spazio di una ventina di metri quadrati) la salutavano come se la conoscessero da tempo immemore. E siccome Pilar non è in grado di riconoscere neppure sua madre quando la incontra in giro, era convinta di essere affetta da una qualche amnesia tipo dottor Aus.
Invece poi s'è accorta che i commessi salutavano tutti allo stesso modo.
Pilar non poteva mica trattenersi dal prenderli per il didietro... sicchè, ieri pomeriggio, indispettita perchè già sapeva che non avrebbe trovato quelle dannate Nike Tyan del Colore che Vuole Lei... erta nel negozio...

3

2

1...


Commessa 1: heyyy!! ciààooo!!!
Commesso 2: ciao ragàzziiih!
Commesso 3: bbèlla!
Pilar, con tono stile digei anni 80: OH!! CIAO RAGAZZIIIH! ALLORAHH? TUTTO OCCHèIIH??!

Olè.
Bon.


"Andare in giro con te è come uscire con una mina vagante", disse lapidario il Bandolero Stanco.

sabato 24 gennaio 2009

Fermatelo.


Tre ore e venticinque minuti a navigare su internet.
Non Pilar.
Il Papo.

A fare che?
  • a cercare le case dei parenti su Google Earth.
  • a cercare suoi omonimi su Facebook, senza essere iscritto, per poi dichiarare tanto stupito quanto tronfio:" Oillòc'! Questo sono io ma non sono io!"
  • a invitare amici ad unirsi alla squadra Over60 di tennistavolo.
  • a spettegolare via mail con il suo socio di marachelle condominiali. Tema: la signora B., leggendaria signora singòl protagonista delle fantasie (oramainonpiù)sessuali dei vicini.
  • a cliccare su improbabili link tipo "Hey, fantastico! Sei il il fortunato vincitore di una vacanza alle Barbados! Sei troppo fico!"
  • a cercare un casolare sperduto nella campagna toscana di proprietà di una qualsiasi selebriti d'oltreoceano, talmente stupida da assumerlo come custode per tutto l'anno.
  • a cercare di capire il funzionamento di E-bay.


Si spera che almeno quest'ultima ricerca non vada a buon fine.

sabato 17 gennaio 2009

Riletture


"Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiese griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro. Ti sembro blasfemo?"


Stefano Benni,
Achille piè veloce

giovedì 8 gennaio 2009

Il Nazionale


- cosa fanno in tele stasera?
- mah, sul nazionale non c'è nulla di buono, neanche Chi l'ha visto... il resto non m'interessa, e su Rete Mia e Gioi delle stupide sòp.

La Capa di casa Pilar è probabilmente l'unica persona ancora cosciente che chiama la Rai "Il nazionale", le reti Mediaset "Il Resto", e i telefilm "le Soap".

Limoni e panettoni


Stamattina Pilar è tornata a scuola, dopo le vacanze e dopo la nevicata.
Che poi, per forza che si deve dichiarare lo stato di calamità, se non si fanno passare gli spalaneve...
Ma passiamo oltre.
Si diceva, oggi si è tornati al lavoro.

All'entrata Pilar si trova davanti una coppia di colleghe note per le loro uscite infelici, tipo quella odierna:

Collega M: Ciao!!!!
Pil: Ciao!
Collega M (indicando il viso): hey, hai mangiato un bel po' di schifezze, eh!! Si vede!!
Collega R: eh, menomale che il panettone ha effetti anche su di te!!
Pil: Ah. Eh. (mavvedetediandareaffan'...!) Buon anno anche a voi...


Ma per fortuna c'è F.
Quando la fatina aveva accettato questa supplenza, s'era trovata davanti delle devastanti relazioni delle insegnanti di sostegno degli anni passati: F. sembrava un bambino scontroso, cattivo, manesco, svogliato, irrispettoso.
Invece no. Non si sa perchè, ma Pilar e questo moccioso puzzolente vanno d'amore e d'accordo.
Alla fine della prima settimana di scuola, lui le aveva detto: "Io sono diventato bravo perchè tu non urli e mi spieghi bene perchè devo fare una cosa e perchè no. Io capisco e non la faccio". "Io non urlo perchè tanto ci senti bene lo stesso" aveva risposto Pilar per stemperare l'emozione, e lui s'era messo a ridere.
Stamattina, appena l'ha vista nel corridoio, le è andato incontro, con la giacca a vento mezza slacciata, i capelli spettinati, un baffo di latte a lato della bocca, lo zainone strusciato a terra, ha spalancato gli occhi e le ha detto tutto d'un fiato: "Ciao maèèèstra! Buon anno!! Lo sai che oggi sei bellllissssima? Che bèèèlli gli orecchini! Sono nuovi, vero? Che bèèèèlla!".
E graziealcielo l'ego di Pilar è tornato ai livelli di guardia.

sabato 3 gennaio 2009

PaUliamoci chiaUo


Va bene che Pilar è particolarmente sensibile al fascinoso suono della erre moscia... ma quando è troppo è troppo, eccheddiamine!


Dettato
C'eUa una volta una Uana pUesuntuosa che non peUdeva mai occasione peU faU vedeUe alle sue compagne quanto fosse miglioUe di loUo. Un gioUno capitò nello stagno un gUosso bue: "Ci voUUebbeUo cento Uane peU faUe una Uana Guossa come un bue!" osseUvaUono in coUo.





Dlin dlon

si avvisa la maestra F. che il dettato è già un'attività vecchia come il cucco, se poi viene fatta da chi pronuncia la erre come fosse la U, diventa un'impresa impossibile, perchè anche una banda di smoccolosi di 7 anni capisce che è ora di prenderti in giro.