
Ok, siamo agli sgoccioli.
Mancano pochi giorni e Pilar dovrà esporre le sue stanche carni al sole e ai viventi.
Sorbole.
L'abbronzaturà sarà già pessima: tra il tempo pessimo dell'ultimo periodo e i mocciosi della scuola materna che "non possono giocare in giardino perchè sennò sudano", la fatina giungerà sui lidi estivi giallina come il risotto della cuoca Lina.
Che poi, si sa, gli scaccoloni sudano pure quando fanno pipì.
Tolta la carnagione mozzarellosa, quindi, almeno il fisico dovrà essere tonico.
TONICO?
No-no, carimiei, la Lady non è andata a correre per mesiemesi. Di tonico ha solo i lobi delle orecchie.
Sicchè, diamoci alla DIETA!
Sese.
Pilar ha cercato un po'di consigli su internet e sui giornaletti della sala d'attesa del medico.
Udite udite.
I nutrizionisti dicono che non è mica necessario mangiare poco.
Nono.
Bastano questi piccoli accorgimenti:
1- fare un'abbondante colazione
e qui siamo a Buonpunto... poi?
2- fare ogni giorno una doccia ghiacciata. lunga venti minuti.
e su questo ho già delle difficoltà, visto il lungo inverno trascorso dal dottore...
3- a metà mattina e a metà pomeriggio, spezzare la fame con UN FRUTTO.
Un fruttooo?
Ma siete scemi?
Cacchio significa mangiarsi un frutto così, da solo? Nè dolce nè salato? Senza arte nè parte?
Cari nutrizionisti delle mie infradito,
sappiate che alle dieci del mattino, ossia due ore dopo aver fatto colazione, il Signor Stomaco della Pilar è in grado di metabolizzare (più o meno decorosamente) un pacchetto di crèchèrz, mezzo litro di succo di frutta, una fetta di crostata e un tòst prosciutto e formaggio.
Tuttociò non fa altro che incrementare in modo esponenziale la sua fatata fame atavica, tanto che, se non fate finire questa dannata scuola materna, prima o poi si mangia pure uno smoccoloso.
Arrivederci e grazie.