Messaggio N°179
18-09-2006 - 18:29
S'è trasferita in Brianza da poco e per lei l'estate in quel paesino è solo noiosissima.
Niente parchi giochi. Non ha nemmeno frequentato la scuola, perchè viene da Lecco, e questi bambini vanno tutti all'oratorio. Si sente esiliata.
Pilar non va nemmeno in chiesa (la sua famiglia è praticamente atea) MA piuttosto che restare a casa a contare le mosche, chiede alla mamma di andare all'oratorio.
La mamma ce la accompagna, paga qualcosa e una suora dà alla fatina uno zainetto, una maglietta troppo grande per lei e un cappellino stropicciato. Pilar è contenta, finalmente non sarà più emarginata!
Ma ecco che, sebbene la fatina sia piccina e ingenuotta, nota subito alcuni particolari che la lasciano perplessa:
1- all'oratorio ci sono solo femmine. I maschi stanno dall'altra parte del paese. Mha... cosa strana, per lei che all'asilo è stata abituata a giocare con tutti...
2- la giornata si sviluppa seguendo sempre la stessa tiritera: si cantano le canzoni della chiesa, si ricama, si prega in chiesa, una bambina grande esce dal cancello grigio per andare a prendere i ghiaccioli per tutte e poi si cantano ancora le canzoni paolotte. Alle cinque tutte a casa.
3- le suore hanno un certa avversione per chi, come Pilar, è mancina. "La sinistra è la mano del diavolo!!" le dice una suora.
4- Le suore vogliono che anche lei entri in chiesa, che preghi con tutte le altre e che cerchi di convincere i suoi genitori ad inserirsi nella comunità cristiana del paese "Perchè - dicono - "TUTTI DEVONO andare in chiesa".
Pilar è disturbata da questo "DEVONO", ma ci prova lo stesso. Va a messa vestita bene (tengono a sottolineare le suorine), ma non ci capisce nulla: tutti cantano canzoni che non conosce, parlano una lingua strana (e rimarrà un mistero anche al liceo), ogni tanto si alzano/siedono/inginocchiano e poi vanno a mangiare qualcosa. Pilar però non può mangiare, le dicono. Non le spiegano il motivo, ma la fatina resta lì sulla panca di legno.
5- La suora psicopatica. Ma questa è un'altra storia, che segnerà definitivamente la sorte di Pilar nel paese, a scuola e con gli altri coetanei...
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