Messaggio N°175
11-09-2006 - 14:28
Ha trascorso un fine settimana a Parigi ed ora ne è dipendente.
Ha le scarpe consumate, le gambe doloranti, i piedi "cotti" e gli occhi pieni di bellezza.
Che goduria.
La fatina aveva già visitato la citè in gita, ma una serie di circostanze avevano fatto in modo che Pilar non godesse totalmente del fascino della città:
- era una gita, quindi si sa che si fa soltanto casino
- era inverno, e se non piovischiava c'era un nebbione che non faceva vedere oltre il naso
- la guida era un professore che, portata la combriccola nei pressi di place de la concorde, aveva indicato un punto oltre la nebbia dicendo: "Quelli sono gli champs elysees, e in fondo c'è l'arco di trionfo" e poi aveva aggiunto, indicando la parte opposta: "Noi andiamo di là".
Così s'è rifatta in questi giorni di tempo splendido, cielo limpido e sole estivo: ha mangiato in place des Vosges, ha fatto la foto sotto la tour, ha toccato l'arco di trionfo, ha percorso TUTTI gli sciamps elisè
Ora è tornata, esausta e felice.
Solo alcuni appunti:
- se atterrate all'aeroporto Charles de Gaulle e non sapete dove cazzo andare per prendere la metropolitana, non sbattetevi a cercare cartelli: non ci sono. Evidentemente i francesi trovano divertente vedere quei poveri cristi di turisti vagare a caso in cerca d'un passaggio per la città. Comunque dovete prendere le scale mobili e salire di un piano per trovarvi alla metro.
- Se vedete che una Coca Cola costa 3 euro e 80, non spaventatevi: ci vedete benissimo. D'altra parte, stai in un paese dove un gelato ti costa 5 euro...
- Se credi che un francese possa spiegarti la strada da percorrere, ti sbagli di grosso: non solo non s'impegnerà a scandire le parole, ma nemmeno vorrà usare quel pochino di Inglese imparato a scuola. Sono-cazzi-tuoi.
- Se devi fare delle fotografie, non contare sulla mamma di Pilar, perchè quando tornerai a casa, sulla foto vedrai un bel pezzo di pavimento, cielo, turisti, un pezzetto di notre dame e il cordino della macchina fotografica. Diciotto foto così.
E ora? Bhè, alla prossima...
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