mercoledì 25 febbraio 2009

Ventisette volte diciotto


Volpe: che bello, maèèèstra!
Genio: quanti anni compi??
Volpe: diciotto?? davvero??

pausa di riflessione, sguardo perso in aria, bocca aperta insozzata di zucchero a velo. L'ingenua Pilar crede ancora nell'illuminazione delle loro menti


Volpe: che bèèèèllo! adesso puoi fare la pateeeenteee!!
Genio: mannò... la pantente l'ha già! Sennò come arriva a scuola??


Genio fa una pausa tattica, capta l'attenzione dei presetnti ed emette il verdetto:

adesso la maèèèstra può votare!!


Sob.

domenica 22 febbraio 2009

Budino con surpràis


La Capa della famiglia c'ha un'amica un po'stramba. Fa la rilegatrice, vive sola coi suoi quattro gatti e chi la vede per la prima volta crede che sia una suora. Invece no, è solo singòl e si chiama P.
All'amica P. fa molto piacere ricevere inviti per cena o per pranzo e, forse per educazione o forse perchè crede di essere un'ottima cuoca, ogni volta desidera portare qualchecosadibuono.
Che poi: se insisti a portare qualchecosadibuono, significa che già ti aspetti di mangiare male?
Nel linguaggio di P., dicasi qualchecosadibuono una cosa fatta con materiale alternativo, biologico, insipido e possibilmente italiano; ed essendo una mattacchiona, si diverte a fare le sorprese.
Tipo: una volta aveva detto che portava le Lasagne-con-ingrediente-segreto. Arrivò con una teglia di pasta in bianco, senza sugo, senza besciamella, col latte e con un po'di pezzetti di carne scura qua e là. Quella volta avevano mangiato tutti lasagne al fegato. Fe-ga-to. Mica ragù. Fegato.
...che non so se mi spiego...

L'altro giorno, ricevuto l'invito, l'amica P. ha esclamato festante: porterò il mio Budino Con Surpràis!
E oggi è arrivata, con la terrina in mano.
A colpo d'occhio, era davvero budino.
Al caffè, vabbè, ma era budino. E poteva anche essere una buona idea, se non fosse che...

...che cos'era l'ingrediente segreto?!

A- una sorpresa dell'ovetto Kinder
B- una figurina iridescente di Totti
C- un anello tempestato di lapislazzuli e diamanti
D- una paciugata composta da: fette di pane in cassetta alle noci, uno strato di cacao, uno strato di marmellata di amarene (marmellata. di. amarene!), budino senza zucchero e vecchi chicchi di caffè.


Indovinate voi, dài.

*sob*

Ci sono mattine che


Alle 8 di questa domenica mattina il calorifero della camera da letto di Pilar e della Maggica esplode. La Lady si desta arruffata da uno strano sogno dove era tornata al liceo e doveva fare una verifica di filosofia con il professore di Sociologia. Vai a capire la sua crapa... La family si sveglia e si mette ad asciugare, pulire e sbiancare tutto l'asciugabile, pulibile e sbiancabile.


Alle 9:15 di questa mattina Pilar scopre che son finiti i Pandistelle. Si placa sufficientemente con mezzo pacchetto di Gocciole èstradarc.


Alle 10:45 di questa mattina, mentre Pilar terminava un cartellone sul pane (una specie di installazione d'arte povera comprendente spighe, maccheroni e trebbiatrici), rifletteva col Primogenito e La Maggica sul destino della macchina nuova, La Mizzu...

... il colore è perfetto: non si capisce nemmeno quando è sporca...
... massì, non è una megamacchina, ma per noi va benone...

... è proprio comoda: si parcheggia come fosse un motorino, non ingombra nemmeno un posto auto...

...sì, è vero, anche nel cortile ci sta bene: anche se Mr P. parcheggia col culo, rimane lo stesso abbastanza spazio per metterla a posto...



Alle 10:58 di questa mattina, la Signora B., oggetto del desiderio dei pensionati condomini, partendo col suo SUV a tutto gas in retromarcia per uscire dal cortile, centra in pieno il fianco destro della Mizzu.
I tre fratelli si sporgono per vedere l'accaduto: Pilar e La Maggica sono sbalordite, cheddiamine, anche facendo apposta, bisognava impegnarsi per andare addosso alla Mizzu.
Disgraziatamente Primogenito si lascia andare ad un "Ohccàzzo!", che alla signora B. fa perdere totalmente il controllo e il bonton che di solito la contraddistinguono: "ooohhh! cazzo a me non lo dici, eh!! io cazzo no!!".
  1. Pensiero della Magica: Opporc'!
  2. Pensiero del Primogenito: ---
  3. Pensiero della Pilar: che singolare costruzione della frase...


Primo: Ma signora, cazzo è un'esclamazione!
Mrs B.: Cazzo a me non lo dici!! io non sono cazzo!!
Primo: Ma cazzo, signora, cazzo è un'esclamazione!
Mrs B.: A me cazzo non lo dici! Porcaputtana!




Ci son mattine che sarebbe meglio passare direttamente al pomeriggio.

giovedì 12 febbraio 2009

Prodigi di benzene


Stamattina Pilar cercava invano di allineare i mocciosi della quinta A (che poi: basta con 'sta manìa di metterli in fila per due, suvvia), quando nota un parlottìo tra un gruppetto di scaccolenti: e diglielo tu, no diglielo tu, e poi daidai dillo tu!... e insomma, Pilar s'avvicina a loro.

Inizia B., che mostra trionfante alla maestra una bolla rossastra grande più o meno quanto la sua mano: maèèstra, guarda!
E poi C.: hai visto che fòòòrza??!
F.: lo sai cos'è??

Pilar avrebbe voluto dire loro che lei, con la cannuccia azzurra e l'odore di acetone di quella pasta colorata e appiccicosa, c'ha passato mezza infanzia; che lei era capace di fare palloni ben più grossi di quella misera caccoletta, e di dar loro anche diverse sfumature; che ogni volta che entrava dal cartolaio del Viale Turati faceva la faccia da poverocuccioloindifeso per convincere la mamma a comprarle un tubetto, e che a quei tempi al signor CrystalBall ci avrebbe fatto una statua...

U-uhhh!! che bèèèllo! Che cos'è questo prodigio?!

domenica 8 febbraio 2009

ciao. sigh.

Insieme hanno condiviso giorni piovosi, afosi, nevosi, nebbiosi come solo la Brianza sa regalare.
Quando lei si sentiva un po'giù di morale, Pilar la incoraggiava; e quando Pilar non se la sentiva di uscire, lei con la sua forza le ricordava che non bisogna mai abbattersi.
Entrambe sapevano che questo giorno sarebbe arrivato, presto o tardi, ed entrambe cercavano di non pensarci, e di vivere le ultime avventure insieme come fossero le prime.
Quando se n'è andata, la fatina non ha neppure avuto il tempo di salutarla: è tornata a casa, e lei non c'era più. Avrebbe voluto darle un ultimo abbraccio, ma forse è stato meglio così: gli addii e le smancerie non fanno pendant con Pilar.
E quando riemerge la malinconia dei bei giorni passati insieme, Pilar cerca di essere positiva: dopotutto, non è mica morta.
Cioè.
Magari sarà nelle mani di qualche ragazzino neopatentato che, per avere un bolide nuovo di zecca, farà di tutto per farsi tamponare all'uscita dalla discodisco.
O forse sarà la nuova amica di una badante africana profumata di cumino.
Una cosa è certa: anche se separate, non si faranno mettere i piedi in testa da nessuno.

Ciao, Tata.


sigh.

martedì 3 febbraio 2009

Scappa, Eluana.

Scappa.
Scappa via da tutti questi carnevaloni che non ascoltano la volontà altrui.
Scappa da chi, per tutti questi anni, fuori e dentro da quell'ospedale, s'è attaccato ad ottusi fondamentalismi per riempire le proprie tasche.
Scappa dai giornalisti che, ben poco sottilmente, non rispettano il tuo desiderio di essere lasciata in pace.
Scappa da quei fanatici che incapaci di rispettare te e la tua famiglia per compiacere ad un fottuto dogma.
Scappa da quelli che credono che uno stato sia fatto da una (sola) religione e non da tante menti autonome e pensanti.
Mandali affanculo.
Sia fatta la TUA volontà.




(La foto non credo che serva...)