lunedì 30 marzo 2009

Chiuso.

dlin dlon

A causa di motivi famigliari che Pilar ritiene essere parecchio gravi, dopo 3 anni questo blog chiude qui.
Adesso.
Qualora pervengano scuse ufficiali IN FACCIA e su quei ("solo" due?) fottuti fotolog, può darsi che riaprirà.
Naturalmente, chiude anche Flickr.



Pilar tiene a ringraziare chi le ha fornito le informazioni che, se fossero state dette in faccia dai diretti interessati, avrebbero fatto meno male e avrebbero aperto un confronto che, invece, sembra ormai impossibile.

Fine dei giochi.

Grazie di tutto.

martedì 24 marzo 2009

Pupilli, sudori e cammelli.


All'intervallo, Pilar se ne sta nel cortile, al sole, tutta tronfia per i risultati ottenuti dal suo Pupillo, che dopo un mese buono è riuscito a capire che per giocare a Pari e Dispari è fondamentale sapere quali numeri sono pari e quali dispari, mentre il suddetto Pupillo gioca a nascondino coi compagni.
Ad un certo punto la fatina vede F. (il suddetto Pupillo) mettersi la giacca a vento sulla testa, chiuderla con la zip, per poi girare per il cortile con le maniche penzoloni e i capelli corvini che spuntano incolti dal collo del giaccone.

Pilar: Pupiiiilloh! Ma cosa fai? Fa caldo, così non respiri e sudi come un cammello!

Pupillo: ssshhhhh! Maèèèstrah! così mi fai scoprire dagli altri!!



*sigh!*

domenica 22 marzo 2009

In-correzioni: la perseveranza della pigrizia.


Sabato sera.
Interno pub.
Brianza.
Personaggi: Pilar, Luci e l'amica M.


Amica M: perchè non partecipiamo tutti alla Stramilano? Eh? Daidai! Io l'ho fatta l'anno scorso! Sì, vabbè, ho fatto tipo 700 metri. Poi sono entrata in un bar, ho preso un caffè con le amiche, siamo andate in bagno e quando siamo uscite era già tutto passato, finito. Saranno dieci chilometri facilifacili, vedrete!

Pil: mah. Direi di no. L'alternativa qual è?

Amica M: bèh, quello stesso giorno c'è anche l'inaugurazione del bar dei miei amici: birra a fiumi e manciate di pizzette.

Pil: ---

Luci: ---

Amica M: allora, amiche, cosa facciamo il 5 aprile?

Luci: PIZZETTE!

Pil: BIIIRRA!

martedì 17 marzo 2009

Di sere nere. (scusi, signor TZN)


Alla fine del corso, Pilar esce dalla vasca e corre sotto la doccia. Corre, perchè il CORRIdoio che porta agli spogliatoi è una vera e propria ghiacciaia. Ma andiamo oltre.
Sicchè la fatina si stava sciampando quando arrivano le Due Squinzie Nudiste.
Premessa.
Chiamasi Squinzie Nudiste due ragazze che arrivano ai corsi mezz'ora prima e se ne vanno un'oretta dopo la fine, perchè passano la maggior parte del tempo completamente biotte ( leggi: NUDE) a chiacchierare davanti agli armadietti.
No, non ingrifatevi, per cortesia, perchè per Pilar-la-Pudìca è un problema di dimensioni non sottovalutabili. Che va bene che non hai una mazza da fare (e c'è scritto MAZZA), ma perchè devi startene con le chiappe di fuori a far sapere i cazzi tuoi (e c'è scritto CAZZI) a cinquanta persone?
E Pilar ogni volta vorrebbe far finta di niente, perchè poi magari sembra che stai a guardarle, ma queste si mettono davanti al suo armadietto, così per prendere la borsa la Lady è costretta a farsi spazio tra le loro nudità... ciò è molto imbarazzante.
Premessa finita. Torniamo nella doccia.
La Lady era concentratissima a non far andare lo sciampo sulla lente a contatto ('chè tornare in macchina con un occhio chiuso e l'altro aperto non è un'esperienza da ripetersi), e le due parlottavano e ridacchiavano tra loro, finchè le si avvicina una delle Squinzie Nudiste...

SQ: scusa...
Pil: mh? (continua a sciacquarti, fa' come se nulla fosse, percaritàdivina)
SQ: posso farti una domanda?
Pil: eh... sì...
SQ: secondo la mia amica sei etero... ma... io spero di no... lo sei o no?
Pil: gulp! (maporcalaputtanaeva, perchè proprio a me??!) eh... hem... sì, no, cioè... eh. So-so-sono etero.

La SQ però rimane lì, col sorriso stampato in faccia.
A Pilar s'aggrotta la fronte...

Pil: altre domande?
SQ: no.
Però non schioda. E sorride.
Pil: ti spiace levarti dalla mia doccia ora?
SQ: oooo-cchei...



Sicchè la Pilar esce un po'provata dagli spogliatoi, ma non è ancora finita, perchè arrivata al parcheggio s'accorge che un'auto la segue...
ecco, ci manca solo Lo Spaccamaroni che non trova posto e pensa bene di pedinarti...

Spaccamaroni: ooohh! finalmente! stasera non c'è un BUCO! Mi dai il tuo??


Eh.

domenica 15 marzo 2009

Come ti stiro la camicia


Prima il colletto, poi le maniche, poi ildidietro e infine ildavanti.
Nah. Non va bene.
Allora rifacciamo: maniche, didietro, davanti, colletto.
No.
Davanti, didietro, colletto, maniche...
No-neeh!
Davanti, colletto, maniche, didietro...
mapporc'!


No, ma insomma: c'è un modo per stirare una camicia senza stropicciare la parte appena stirata?
Voi donnine di casa, voi mamminecare che sfornate pargoli come neanche alla Sapori, voi maschietti che lavorate incravattati dovete saperlo per forza, non fate i fintitonti, quindi delucidate la mente offuscata della Pilar, per cortesia.
'chè lei nell'armadio ha tre camicie in croce, e quando le indossa fa di tutto per evitare di sudare e stropicciarle, perchè al solo pensiero che poi, una volta lavate, dovrà pure stirarle, ci manca poco che le viene un attacco di colite.
E gira e rivolta e risvolta e torna dove stava prima, e poi ecco, le spalle son raggrinzite, torna lì, rifai là, gira di qua ma controlla di là...
Aiutatela, per cortesia, perchè ha già finito tutti gli improperi e smadonnamenti appresi da una vita di tifoseria familiare giallorossa... e oggi ne ha indossata un'altra...

domenica 8 marzo 2009

Che poi...


Che poi, le mimose puzzano di pipì.

lunedì 2 marzo 2009

La Società ISC


Maèèstra, vuoi sapere un segreto? (mah, anche no...)
Ti dico un segreto
(eh):


allora, io e Thomas abbiamo fatto una società segreta: la Società ISC (leggi: x, il moccioso non sa dire la ics). Ci salutiamo così: "Hey, socio!" oppure "Ciao socio!". Per entrare a fare parte della nostra società si devono superare delle prove. Tipo che fuori dal catechismo devi andare a dire ai grandi "scemooo scemooo". Poi ne prendi tantematante, però puoi fare parte della Società ISC, e allora anche tu puoi salutarci con "Ciao Socio!" oppure "Hey, socio!". E pensa, io una volta ho dovuto tirare il sussidiario in testa a tutti quelli delle medie che aspettavano sotto le scale e... BOM! BOM! BOM! L'ho fatto a tutti, eh, maestra!! Troooppo ridere! Poi tutti mi rincorrevano e quando uno mi ha fermato, gli altri mi tiravano addosso le pallonate col pallone di calcio, ma io non ho detto mica niente, eh! IO SONO UNA TOMBA, non parlerò MAI della nostra società segreta!



Ecco, appunto.

mercoledì 25 febbraio 2009

Ventisette volte diciotto


Volpe: che bello, maèèèstra!
Genio: quanti anni compi??
Volpe: diciotto?? davvero??

pausa di riflessione, sguardo perso in aria, bocca aperta insozzata di zucchero a velo. L'ingenua Pilar crede ancora nell'illuminazione delle loro menti


Volpe: che bèèèèllo! adesso puoi fare la pateeeenteee!!
Genio: mannò... la pantente l'ha già! Sennò come arriva a scuola??


Genio fa una pausa tattica, capta l'attenzione dei presetnti ed emette il verdetto:

adesso la maèèèstra può votare!!


Sob.

domenica 22 febbraio 2009

Budino con surpràis


La Capa della famiglia c'ha un'amica un po'stramba. Fa la rilegatrice, vive sola coi suoi quattro gatti e chi la vede per la prima volta crede che sia una suora. Invece no, è solo singòl e si chiama P.
All'amica P. fa molto piacere ricevere inviti per cena o per pranzo e, forse per educazione o forse perchè crede di essere un'ottima cuoca, ogni volta desidera portare qualchecosadibuono.
Che poi: se insisti a portare qualchecosadibuono, significa che già ti aspetti di mangiare male?
Nel linguaggio di P., dicasi qualchecosadibuono una cosa fatta con materiale alternativo, biologico, insipido e possibilmente italiano; ed essendo una mattacchiona, si diverte a fare le sorprese.
Tipo: una volta aveva detto che portava le Lasagne-con-ingrediente-segreto. Arrivò con una teglia di pasta in bianco, senza sugo, senza besciamella, col latte e con un po'di pezzetti di carne scura qua e là. Quella volta avevano mangiato tutti lasagne al fegato. Fe-ga-to. Mica ragù. Fegato.
...che non so se mi spiego...

L'altro giorno, ricevuto l'invito, l'amica P. ha esclamato festante: porterò il mio Budino Con Surpràis!
E oggi è arrivata, con la terrina in mano.
A colpo d'occhio, era davvero budino.
Al caffè, vabbè, ma era budino. E poteva anche essere una buona idea, se non fosse che...

...che cos'era l'ingrediente segreto?!

A- una sorpresa dell'ovetto Kinder
B- una figurina iridescente di Totti
C- un anello tempestato di lapislazzuli e diamanti
D- una paciugata composta da: fette di pane in cassetta alle noci, uno strato di cacao, uno strato di marmellata di amarene (marmellata. di. amarene!), budino senza zucchero e vecchi chicchi di caffè.


Indovinate voi, dài.

*sob*

Ci sono mattine che


Alle 8 di questa domenica mattina il calorifero della camera da letto di Pilar e della Maggica esplode. La Lady si desta arruffata da uno strano sogno dove era tornata al liceo e doveva fare una verifica di filosofia con il professore di Sociologia. Vai a capire la sua crapa... La family si sveglia e si mette ad asciugare, pulire e sbiancare tutto l'asciugabile, pulibile e sbiancabile.


Alle 9:15 di questa mattina Pilar scopre che son finiti i Pandistelle. Si placa sufficientemente con mezzo pacchetto di Gocciole èstradarc.


Alle 10:45 di questa mattina, mentre Pilar terminava un cartellone sul pane (una specie di installazione d'arte povera comprendente spighe, maccheroni e trebbiatrici), rifletteva col Primogenito e La Maggica sul destino della macchina nuova, La Mizzu...

... il colore è perfetto: non si capisce nemmeno quando è sporca...
... massì, non è una megamacchina, ma per noi va benone...

... è proprio comoda: si parcheggia come fosse un motorino, non ingombra nemmeno un posto auto...

...sì, è vero, anche nel cortile ci sta bene: anche se Mr P. parcheggia col culo, rimane lo stesso abbastanza spazio per metterla a posto...



Alle 10:58 di questa mattina, la Signora B., oggetto del desiderio dei pensionati condomini, partendo col suo SUV a tutto gas in retromarcia per uscire dal cortile, centra in pieno il fianco destro della Mizzu.
I tre fratelli si sporgono per vedere l'accaduto: Pilar e La Maggica sono sbalordite, cheddiamine, anche facendo apposta, bisognava impegnarsi per andare addosso alla Mizzu.
Disgraziatamente Primogenito si lascia andare ad un "Ohccàzzo!", che alla signora B. fa perdere totalmente il controllo e il bonton che di solito la contraddistinguono: "ooohhh! cazzo a me non lo dici, eh!! io cazzo no!!".
  1. Pensiero della Magica: Opporc'!
  2. Pensiero del Primogenito: ---
  3. Pensiero della Pilar: che singolare costruzione della frase...


Primo: Ma signora, cazzo è un'esclamazione!
Mrs B.: Cazzo a me non lo dici!! io non sono cazzo!!
Primo: Ma cazzo, signora, cazzo è un'esclamazione!
Mrs B.: A me cazzo non lo dici! Porcaputtana!




Ci son mattine che sarebbe meglio passare direttamente al pomeriggio.

giovedì 12 febbraio 2009

Prodigi di benzene


Stamattina Pilar cercava invano di allineare i mocciosi della quinta A (che poi: basta con 'sta manìa di metterli in fila per due, suvvia), quando nota un parlottìo tra un gruppetto di scaccolenti: e diglielo tu, no diglielo tu, e poi daidai dillo tu!... e insomma, Pilar s'avvicina a loro.

Inizia B., che mostra trionfante alla maestra una bolla rossastra grande più o meno quanto la sua mano: maèèstra, guarda!
E poi C.: hai visto che fòòòrza??!
F.: lo sai cos'è??

Pilar avrebbe voluto dire loro che lei, con la cannuccia azzurra e l'odore di acetone di quella pasta colorata e appiccicosa, c'ha passato mezza infanzia; che lei era capace di fare palloni ben più grossi di quella misera caccoletta, e di dar loro anche diverse sfumature; che ogni volta che entrava dal cartolaio del Viale Turati faceva la faccia da poverocuccioloindifeso per convincere la mamma a comprarle un tubetto, e che a quei tempi al signor CrystalBall ci avrebbe fatto una statua...

U-uhhh!! che bèèèllo! Che cos'è questo prodigio?!

domenica 8 febbraio 2009

ciao. sigh.

Insieme hanno condiviso giorni piovosi, afosi, nevosi, nebbiosi come solo la Brianza sa regalare.
Quando lei si sentiva un po'giù di morale, Pilar la incoraggiava; e quando Pilar non se la sentiva di uscire, lei con la sua forza le ricordava che non bisogna mai abbattersi.
Entrambe sapevano che questo giorno sarebbe arrivato, presto o tardi, ed entrambe cercavano di non pensarci, e di vivere le ultime avventure insieme come fossero le prime.
Quando se n'è andata, la fatina non ha neppure avuto il tempo di salutarla: è tornata a casa, e lei non c'era più. Avrebbe voluto darle un ultimo abbraccio, ma forse è stato meglio così: gli addii e le smancerie non fanno pendant con Pilar.
E quando riemerge la malinconia dei bei giorni passati insieme, Pilar cerca di essere positiva: dopotutto, non è mica morta.
Cioè.
Magari sarà nelle mani di qualche ragazzino neopatentato che, per avere un bolide nuovo di zecca, farà di tutto per farsi tamponare all'uscita dalla discodisco.
O forse sarà la nuova amica di una badante africana profumata di cumino.
Una cosa è certa: anche se separate, non si faranno mettere i piedi in testa da nessuno.

Ciao, Tata.


sigh.

martedì 3 febbraio 2009

Scappa, Eluana.

Scappa.
Scappa via da tutti questi carnevaloni che non ascoltano la volontà altrui.
Scappa da chi, per tutti questi anni, fuori e dentro da quell'ospedale, s'è attaccato ad ottusi fondamentalismi per riempire le proprie tasche.
Scappa dai giornalisti che, ben poco sottilmente, non rispettano il tuo desiderio di essere lasciata in pace.
Scappa da quei fanatici che incapaci di rispettare te e la tua famiglia per compiacere ad un fottuto dogma.
Scappa da quelli che credono che uno stato sia fatto da una (sola) religione e non da tante menti autonome e pensanti.
Mandali affanculo.
Sia fatta la TUA volontà.




(La foto non credo che serva...)

domenica 25 gennaio 2009

Bbèlla raga, tutto rego?!


La prima volta che Pilar ha messo piede in un negozio Nike, credeva di essere totalemtne paritta per la tangente. Tutti i commessi (almeno 5, concentrati in uno spazio di una ventina di metri quadrati) la salutavano come se la conoscessero da tempo immemore. E siccome Pilar non è in grado di riconoscere neppure sua madre quando la incontra in giro, era convinta di essere affetta da una qualche amnesia tipo dottor Aus.
Invece poi s'è accorta che i commessi salutavano tutti allo stesso modo.
Pilar non poteva mica trattenersi dal prenderli per il didietro... sicchè, ieri pomeriggio, indispettita perchè già sapeva che non avrebbe trovato quelle dannate Nike Tyan del Colore che Vuole Lei... erta nel negozio...

3

2

1...


Commessa 1: heyyy!! ciààooo!!!
Commesso 2: ciao ragàzziiih!
Commesso 3: bbèlla!
Pilar, con tono stile digei anni 80: OH!! CIAO RAGAZZIIIH! ALLORAHH? TUTTO OCCHèIIH??!

Olè.
Bon.


"Andare in giro con te è come uscire con una mina vagante", disse lapidario il Bandolero Stanco.

sabato 24 gennaio 2009

Fermatelo.


Tre ore e venticinque minuti a navigare su internet.
Non Pilar.
Il Papo.

A fare che?
  • a cercare le case dei parenti su Google Earth.
  • a cercare suoi omonimi su Facebook, senza essere iscritto, per poi dichiarare tanto stupito quanto tronfio:" Oillòc'! Questo sono io ma non sono io!"
  • a invitare amici ad unirsi alla squadra Over60 di tennistavolo.
  • a spettegolare via mail con il suo socio di marachelle condominiali. Tema: la signora B., leggendaria signora singòl protagonista delle fantasie (oramainonpiù)sessuali dei vicini.
  • a cliccare su improbabili link tipo "Hey, fantastico! Sei il il fortunato vincitore di una vacanza alle Barbados! Sei troppo fico!"
  • a cercare un casolare sperduto nella campagna toscana di proprietà di una qualsiasi selebriti d'oltreoceano, talmente stupida da assumerlo come custode per tutto l'anno.
  • a cercare di capire il funzionamento di E-bay.


Si spera che almeno quest'ultima ricerca non vada a buon fine.

sabato 17 gennaio 2009

Riletture


"Quanti cristi inchiodati a una sedia o a un letto la gente scavalca, per inchinarsi a un cristo di legno. Quanti sacrifici dimenticati, per ricordarne uno. Se mi facessero entrare in una chiese griderei: smettete di guardare quell'altare vuoto. Adoratevi l'un l'altro. Ti sembro blasfemo?"


Stefano Benni,
Achille piè veloce

giovedì 8 gennaio 2009

Il Nazionale


- cosa fanno in tele stasera?
- mah, sul nazionale non c'è nulla di buono, neanche Chi l'ha visto... il resto non m'interessa, e su Rete Mia e Gioi delle stupide sòp.

La Capa di casa Pilar è probabilmente l'unica persona ancora cosciente che chiama la Rai "Il nazionale", le reti Mediaset "Il Resto", e i telefilm "le Soap".

Limoni e panettoni


Stamattina Pilar è tornata a scuola, dopo le vacanze e dopo la nevicata.
Che poi, per forza che si deve dichiarare lo stato di calamità, se non si fanno passare gli spalaneve...
Ma passiamo oltre.
Si diceva, oggi si è tornati al lavoro.

All'entrata Pilar si trova davanti una coppia di colleghe note per le loro uscite infelici, tipo quella odierna:

Collega M: Ciao!!!!
Pil: Ciao!
Collega M (indicando il viso): hey, hai mangiato un bel po' di schifezze, eh!! Si vede!!
Collega R: eh, menomale che il panettone ha effetti anche su di te!!
Pil: Ah. Eh. (mavvedetediandareaffan'...!) Buon anno anche a voi...


Ma per fortuna c'è F.
Quando la fatina aveva accettato questa supplenza, s'era trovata davanti delle devastanti relazioni delle insegnanti di sostegno degli anni passati: F. sembrava un bambino scontroso, cattivo, manesco, svogliato, irrispettoso.
Invece no. Non si sa perchè, ma Pilar e questo moccioso puzzolente vanno d'amore e d'accordo.
Alla fine della prima settimana di scuola, lui le aveva detto: "Io sono diventato bravo perchè tu non urli e mi spieghi bene perchè devo fare una cosa e perchè no. Io capisco e non la faccio". "Io non urlo perchè tanto ci senti bene lo stesso" aveva risposto Pilar per stemperare l'emozione, e lui s'era messo a ridere.
Stamattina, appena l'ha vista nel corridoio, le è andato incontro, con la giacca a vento mezza slacciata, i capelli spettinati, un baffo di latte a lato della bocca, lo zainone strusciato a terra, ha spalancato gli occhi e le ha detto tutto d'un fiato: "Ciao maèèèstra! Buon anno!! Lo sai che oggi sei bellllissssima? Che bèèèlli gli orecchini! Sono nuovi, vero? Che bèèèèlla!".
E graziealcielo l'ego di Pilar è tornato ai livelli di guardia.

sabato 3 gennaio 2009

PaUliamoci chiaUo


Va bene che Pilar è particolarmente sensibile al fascinoso suono della erre moscia... ma quando è troppo è troppo, eccheddiamine!


Dettato
C'eUa una volta una Uana pUesuntuosa che non peUdeva mai occasione peU faU vedeUe alle sue compagne quanto fosse miglioUe di loUo. Un gioUno capitò nello stagno un gUosso bue: "Ci voUUebbeUo cento Uane peU faUe una Uana Guossa come un bue!" osseUvaUono in coUo.





Dlin dlon

si avvisa la maestra F. che il dettato è già un'attività vecchia come il cucco, se poi viene fatta da chi pronuncia la erre come fosse la U, diventa un'impresa impossibile, perchè anche una banda di smoccolosi di 7 anni capisce che è ora di prenderti in giro.