domenica 28 ottobre 2007

Dio ce ne scampi e liberi (Lo Stilnovismo è morto)


Pilar stava malemale, quindi con la mamminacara è corsa dalla guardia medica.
Toglietele una curiosità:
CHI HA IL COMPITO DI NOMINARE UNA PERSONA "GUARDIA MEDICA"??

Perchè visto che non è la prima volta che le tocca ricorrere ad un simile inetto per curarsi, vorrebe incontrare personalmente il cretino che investe UN IDIOTA di una carica così importante.
Ma Pilar non è una che dà dell'Idiota gratuitamente.
Ecco i motivi:

  • se hai ricevuto una telefonata dalla fatina che ti avvisa che sta arrivando di corsa perchè sta soffrendo come una disgraziata, TU, oh medico dei suoi stivali, non puoi farti arrivare una pizza.
  • se stai mangiando una pizza e ti viene offerto l'onore di visitare la fatina, devi avere la cortesia di pulirti le mani oliose
  • se disgraziatamente hai una malformazione della bocca che ti fa spernacchiare ogni volta che pronunci una P, caro dottore, è meglio deglutire la pizza che t'è rimasta tra i denti. Non è piacevole trovarsi rimasugli semimasticati sul maglione.
  • sai, caro dottore, anzichè dire "Fai un po'di piscia qui dentro", è consigliabile usare parole come "pipì", "urina" o, se proprio vuoi fare il cavaliercortese, potresti dire anche "plin plin"!


Lo Stilnovismo è proprio morto.

venerdì 26 ottobre 2007

Tu mi stai sulle balle. (Minaccia 2)


Tu.
Tu che hai dormito fino all'ultimo, hai fatto una corsa disperata fin qui per arrivare in tempo al lavoro.
Tu che hai parcheggiato alla cazzo.
Tu che occupi due parcheggi.
tu che non permetti alla fatina di parcheggiare la macchina in un posto decente, comodo, vicino alla scuola dove si smarona ognissantoggiorno.
Tu che le fai bagnare i capelli di pioggia marroncina.
Tu.
Tu mi stai sulle balle.
E'una minaccia.
Inizia a tremare.
L'ira funesta della Pilar s'abbatterà sulla tua merdosa Y10.
E te lo sei meritato.

giovedì 25 ottobre 2007

Passeggino


Pilar sta seduta accanto a T., nell'aula di Inglese. Per T. è già tanto trovare la pazienza di stare seduto 5 minuti, e la maestra di Inglese pretende che lui stia sulla seggiola a cantare canzoncine stupide (che non capisce) per un'ora filata. Per lui è una sofferenza.
Menomale che alla fine si gioca a Bingo.
Funziona così: i bambini hanno davanti delle carte che rappresentano degli oggetti o degli animali; quando la teacher ne nomina uno, il moccioso che ha quella figura deve girarla. Vince chi gira tutte le figure giuste. Naturalmente T. fa affidamento sulla maestra Pil.
Andiamo bene.
E così, quando la teacher dice "Cat!", ecco che T. gira la carta che rappresenta il gatto (sotto suggerimento della fatina)... e via così.
Ad un certo punto, la maestra esclama: "Pram!". Attimo di panico. T. non sa cosa sia... e anche Pilar non ne ha la più pallida idea. Cazz', non posso aiutarlo!
La teacher continua a guardarlo e a ripetere "Pram!", e T. comincia ad innervosirsi.
Temendo l'ennesima crisi, Pilar le chiede di aiutare il piccolo con qualche indizio.
Ecco allora che lei prende la carta giusta e, mostrandola a T., ripete: "This is a pram!"
E lui: "PASEGINO!"
Maestra: Nou! Dis is a PRRRAM!
T: pasegino!
Maestra: PRRAMM!
T.: pasegino!!!!
Maestra: in italiano è CARROZZINA, in inglisc is PRAM!
T.: PRRRRRRRRRRRRR!

Alla pernacchia, la teacher si rassegna.
T. guarda trionfante Pilar.
Lei gli risponde con un occhiolino, e lui ricambia con una sbausciata sulla guancia.

mercoledì 24 ottobre 2007

Sei una foca


Pilar sta esiliata col moccioso nell'aula di immagine della scuola elementare*.
Piove a dirotto, T. ha appena avuto una delle sue crisi isteriche, la lady ha asciugato moccio per mezz'ora, lo ha portato a vedere le ambulanze del pronto soccorso che si scorgono dal finestrone dell'atrio** e ora tutto sembra essere tornato tranquillo.

T. prende in mano il pennarello nero e scarabocchia qualcosa sul foglio. Poi lo cambia e col verde disegna una faccia che ride con due fili sotto e due sopra (braccia e gambe): "Questo sono io. Sono un coccodrillo".
Cambia pennarello, prende il grigio e poi il rosa, ma i segni sul foglio non sembrano i soliti personaggi. Allora Pilar crede che T. stia disegnando un animale visto nelle videocassette a scuola.

Pil: quello cos'è?
T: ma come non vedi?? è una foca!
Pil: ah, è quella che abbiamo visto nella videocassetta?
T: sì!!
Pil: (urca, questa è una conquista!) ma che bravo! ti sei ricordato!
T: sì! ti piace?
Pil: eccome! adesso la attacchiamo sul muro in classe, perchè è proprio bella!
T: è bellissima?!
Pil: sì, è davvero bellissima!
T: sei tu!
Pil: ma no, è una foca!
T: sei tu, una foca!!


Ok, grazie.



*La Direzione ricorda che ora Pilar sta facendo la mestra di sostegno ad un bambino disabile della prima elementare.

**La passione di T. sono le ambulanze: sembra sia l'unica cosa che lo consoli dopo una crisi.

domenica 21 ottobre 2007

Autumn & Pilar


L'autunno è arrivato e Pilar non è caduta nella depressione più profonda.
Benone.
Le ragazze stanno lasciando le ballerine.
Benissimo.
In compenso s'infilano negli stivali che Pilar vorrebbe ardentemente ma che non può permettersi.
Sgrunt.
Il suo primo articolo è stato pubblicato.
Olè.
Però non l'hanno pagata e non si fanno più sentire.
Stronzi.
Dovrà smettere di andare a correre: fa freddo, diventa buio presto, diminuisce la gente, aumentano i maniaci.
Uff.
Quando fa freddo, ha una scusa per stare (ancora più) stretta al Lord, per mangiare pizzoccheri, sciàtt, biscotti al burro, castagne, cioccolata. Perchè si sa che PER PROTEGGERSI dal freddo serve il GRASSO.
Oh Yeah.
Il cielo è pulito, fa freddo ma è sopportabile, stai a letto accoccolata, le foglie colorano le strade e queste banalità non t'infastidiscono.
Preòccupati, Pilar.

venerdì 19 ottobre 2007

TEST...A DISABITATA (pardòn alla Aus)


1. Hai mai goduto nel soffrire? Oh sì, Pilar si chiude deliberatamente le dita nelle portiere delle macchine.

2. Le chiese ti fanno paura? sono loro che temono Lei.

3. E i cimiteri? Sì, un po', soprattutto quando ci va a cenare

4. Sogni spesso di essere nudo? No, sarebbe un sogno troppo normale per la sua mente malata

5. Hai mai mentito per procurare un danno a qualcuno? No, crea già danni senza aver bisogno dell'aiuto delle bugie

6. Trovi che sia lecita la vendetta? no, piuttosto, per lei è lecita la Pirletta. P for Pirletta (scusa Fede!)

7. Prenderesti parte da un orgia? Manca l'apostrofo. Si dice UN'ORGIA, perchè è femminile. A lei non piacciono rapporti sgrammaticati.

8. Hai mai avuto paura di andare all'inferno? No, glielo dicono da quando è nata.

9. Russi mentre dormi? LEI no. LUI sì. Sgrunt.

10. In amore sei dolce o aggressiva? Cretina.

11. La tua paura più grande? I suoi vicini di casa.

12. Da bambina giocavi con il Lego? No, suo fratello glielo vietava.

13. Ti piace il tabacco da masticare? No. Le regulizie da masticare sì.

14. Eri bella da bambina? Lei è nata Lady. Non è mai stata bambina.

15. La vita da single fa per te? Nu!

16. Di che colore è la tastiera del tuo PC? fuxia. Peluche fuxia.

17. Canti sotto la doccia? No, Lei balla (vedere un post vecchio come il cucco)

18. Hai una qualità nascosta? Speriamo di no

19. La meta ideale per le tue vacanze? Vacanze? What's VA-CAN-ZE?

20. Quante leccate ti occorrono per arrivare all’inizio del cono di un gelato? Poche. Il gelato finisce quasi sempre sulla maglietta.

21. Sai cantare la canzoncina dell’alfabeto? eia bi si di i ef giiii eic ai gei chei elemenopiiii chiù ar esss ti iu viiii daboliu ècs ua-i zèèèèd

22. Sei mai stata su un aereo? Eccerto, che Lady sarebbe?

23. Cosa ne pensi della caccia? Bho. Il cervo è buono. Il cerbiatto ancora di più.

24. Ti sposerai un giorno? In chiesa certamente no. Quell'impunita non è nemmeno battezzata!

25. Ti piace la tua calligrafia? Una volta scriveva bene, ora ciò richiederebbe una concentrazione troppo elevata per IL suo neurone.

26. A cosa sei allergica? Alla polvere, alle graminacee ma soprattutto alla betulla.

27. Quando è stata l'ultima volta che hai detto ti amo? Lei non dice ti amo. Lei non si lascia andare a simili sdolcinatezze. Mai.

28. Elvis è ancora vivo? elvis... chi?

29. Piangi ai matrimoni? amò?? ma quali matrimoni??

30. Come ti piacciono le uova? Lontane da lei.

31. Le bionde sono stupide? LEI E' BIONDA.

32. Quand’è stata l’ultima volta che hai baciato qualcuno? Oggi pomeriggio, alle 17,35.

33. Ma che ore sono? Cheffai, cce stai a provà?

34. Hai un soprannome? Pilar. Pil. Babbazza.

35. Mc Donalds fa schifo? No, ma i suoi bagni sì.

36. L’ultima volta che sei stata in macchina? 4 ore fa.

37. Quanti anni avevi quando ti hanno detto che Babbo Natale non esiste? Lei non ha mai creduto in simili schicchezzuole.

38. Ti piace farti baciare il collo? Sì, ma solo da gente selezionatissima.

39. Quali sono le tue passioni? i Pangoccioli. e le perline. e le scarpe. e i jeans brutti. e le tisane. e i libri che nessuno conosce. e la subcultura, a volte (hihi... cara Didona...)

40. Marmellata o sciroppo? Deve proprio scegliere?

41. Ti piacciono i sandwich? No. Preferisco i panini.

42.Sei soddisfatta della tua vita? sì, bhè, con l'ironia la pillola va giù

43. Sei sensitiva? No. Ella è insensibile, insensitiva e insensata.

44. Fai i grugniti mentre ridi? E' più facile vederla sghignazzare malamente.

45. Credi nella magia? è una fatina...!

46. Sei favorevole al divorzio? Oh yeah

47. Fa freddo oggi? Sì, abbastanza

48. L’ultima cosa che hai mangiato? Pasta coi broccoli, prosciutto crudo, caprino, coste, un budino al cioccolato, una mela, una Golia, una tisana.

49. Ti dipingi le unghie? Le mangia.

50. Indossi dei jeans? Sì, ma solo se sono brutti, rotti, sporchi e fuori moda.

51. Cosa ti manca in questo momento? Il suo personal trainer! ;P

giovedì 18 ottobre 2007

Ho capito.


"Ho capito che non si deve rimandare niente. Bisogna fare quello che si vuole. Subito".

Pilar è al telefono con Simone, che è triste di brutto ma che vuole fare lo scemo lo stesso.
Quelle parole saltano fuori dopo qualche battuta sulle non-tette di Pilar, due spacconate e qualche cameratismo scambiato con gli amici trovati per strada. Però lui è triste, e non serve un genio per capirlo.
Succede così: hai un amico che sai che sta bene, è indipendente, forte. Non ti sei mai preoccupato per la sua salute: sai che lui ce la fa sempre, in ogni caso, contando sulle proprie forze. Invece poi succede qualcosa che sballa l'equilibrio che la tua mente ha creato. Perchè il tuo amico ha un grosso difetto: è una Persona, e gli succedono cose che possono capitare alle persone.
Allora entri in crisi: ti senti inadeguato, perso, preoccupato da morire, e dici "La vita è una merda".
Però Simone non lo pensa davvero. La vita bisogna viverla, cazzo, sennò non è vita.
Allora Pilar è un po'più tranquilla.

giovedì 11 ottobre 2007

Questione di frolla


Se Pilar si mette in testa 'na cosa, non gliela levate neanche a mazzate.
E' una crapona all'ennesima potenza.
Bene, oggi è ammalata (ed è il suo giorno libero, ma queste sono inutili sottigliezze) ha voluto cimentarsi in cucina. Idea: fare una crostata come-dio-comanda.
E così sia.
Ricetta per la pasta frolla (presa dal sito di Gennarino)*:

Prima di tutto, preparare il burro. Con l'aiuto di un coltello piuttosto grosso, tagliarlo prima a bastoncini (grandi, se possibile, poco più di un fiammifero) e poi a dadini.
Sì, ok. PERò come diavolo si fa a fare dei fiammiferi di burro?? Ok, passa subito ai dadini piccini picciò... peccato che alla fatina venga fuori un ammasso appiccicaticcio, di cui la metà rimane sul coltello. E vabè.

Il burro va poi sfregato tra i polpastrelli, con un movimento delle dita simile a quello con cui si indicano i soldi in modo da ottenere uno sfarinato grumoso simile a quello della foto.
A parte che vi siete dimenticati di dire che avete aggiunto la farina (!!), alla Pil sono venuti fuori solo delle mega-palle di burro e A PARTE dei rimasugli di farina.
E vabè.

Disporre quindi lo sfarinato a fontana e setacciarvi sopra lo zucchero a velo.
Sì, sì, lo zucchero sarà pure setacciato, ma il composto è secco e sparpagliato su tutto il tavolo, dannazione. Pilar cerca quindi di ammucchiare tutto in un punto e alla fine, anche se malamente, il tutto assomiglia PIù O MENO a un vulcano piccolopiccolo.
E vabè.

Aggiungere ora i tuorli d'uovo, l'aroma prescelto (in questo caso: buccia di arancia grattugiata) e dare una prima lavorata al composto (aiutandosi con una forchetta o un cucchiaio). Una volta che l'uovo si sia quasi del tutto incorporato al resto degli ingredienti, dare una VELOCISSIMA impastata con le mani (ricordando che meno si lavora la pasta frolla, meglio è)... fino a quando l'impasto non assuma l'aspetto della foto.
A questo punto, interviene la famosa idiosincrasia della Lady: arancia?? Giammai!! Via l'aroma. Meglio rimanere sul semplice. Così si mette ad impastare tutto, MA una volta l'uovo non si mescola bene al resto, venti volte perde pezzi di farina che va a finire in ogni dove, una volta si ferma per assaggiare un po'di burro+zucchero che s'è fermato tra le dita fatate.. insomma, PASSA UN PO'DI TEMPO... ecco, magari non è stata proprio VELOCISSIMA (si sa che ha bisogno dei suoi tempi...) però alla fine riesce ad ottenere una specie di palloccia appiccicosa/secca che non assomiglia un granchè a quella della foto, ma Pilar dà la colpa ai trucchi fotografici che si usano oggigiorno.
E vabè.

Insomma, alla fine il risultato non è stato dei migliori:
  • la pasta non era abbastanza: la fatina è riuscita appena a coprire il fondo della pentola, sicchè l'ha dovuta cambiare più volte prima di trovare quella giusta.
  • più che a una pasta frolla, assomigliava a una torta Sbrisolona: immangiabile a fette, ma sbocconcellabile un pezzetto per volta
  • è grondante di burro, ma questo è un particolare del tutto irrilevante
  • non sa di nulla. Forse l'aroma all'arancio ci andava davvero.

...E VABé...



*Non so se avete notato, ma la Lady sta imparando a fare i link!!!

mercoledì 10 ottobre 2007

Santo subito!


(Si sconsiglia la lettura a persone facilmente impressionabili. Tipo Il Busca.)

Ok, il premio Nobel magari sarebbe troppo.
Però la santificazione sarebbe adatta.
L'inventore del Tampax che è??
Perchè non si conosce il suo nome??

E'possibile sapere chi ha inventato:

- il telefono
- la pentola a pressione
- la lampadina
- la macchina fotografica
- il reggiseno
- la lavatrice e la lavastoviglie
- il tergicristallo (se andate sul link, vi chiederete perchè nella stessa pagina abbiano inserito l'invenzione dela pillola. Non so voi, ma alla Pilar sfugge il collegamento tra le due invenzioni)


Non si sa chi ha inventato il Tampax.
Alcune riflessioni tipo "brain storming":

  • sarà stata una donna (cosa molto probabile)
  • grande genio
  • grazie per aver permesso di andare al mare anche se scorbutiche (perchè Sfiga vuole che ogni volta che Pilar va una settimana al mare, proprio in quella settimana DEVE essere disgraziatamente mestruata. A costo di ritardare di giorni e giorni.)
  • chi è quel genio??
  • sta in una taschina!
  • cielo, è tutto pulito
  • madonnasanta, posso anche andare in piscina
  • ok, a correre non ci vado, ma almeno non mi faccio tante menate
  • dai che il primo giorno è quasi passato
  • puoi lavorare senza smaronare i mocciosi e le colleghe con le tue paturnie (oltre a quelle di rito)


Vi prego fate sapere alla fatina chi è l'inventore del TAMPAX, perchè una statua in marmo di Carrara nel giardino sarebbe il minimo gesto per ringraziare la Persona, l'Ente Supremo che ha contribuito al miglioramento della vita delle donne. Pilar compresa, soprattutto.
Altro che miracoli.
Sono queste le persone da santificare!

Santo!
Subito!


giovedì 4 ottobre 2007

Maèèèstra!!


Quando fai la maestra supplente non sai mai dove possono spedirti.
Di solito, quelle inserite nella stessa graduatoria di Pilar sono costrette ad accettare tutto, incluse scuole di montagna e sostegno ai bambini disabili. La cosa strana è che per insegnare a questi ultimi, devi prendere mille specializzazioni, ma per sostituire (anche per mesi) un'altra insegnante basta avere il diploma magistrale.
Sicchè, Pilar è stata chiamata a rapporto: domani mattina prenderà servizio in una scuola elementare* come insegnante di sostegno. SOLO CHE quando il segretario chiama, Pilar vorrebbe sapere dove deve lavorare, in quale classe e la materia che le tocca spiegare a quegli zerboni. INVECE il segretario sa per esperienza che questo genere si supplenze spaventa le maestrine, e sa quindi che rischia di passare intere giornate al telefono a barcamenarsi tra graduatorie, per convincere una maestra che "non è poi così un bambino difficile" o "sì, è una scuola di montagna, ma non è lontano!". Insomma: LUI vuole assumere qualcuna e andarsene a casa; PILAR vuole sapere dove cavolo dovrà sbattere la crapa l'indomani mattina (giusto per prepararsi psicologicamente).
Così il dialogo telefonico è stato il seguente:
(...)
Segretario: accetta una supplenza alla scuola elementare di A.?
Pil: sì, sono libera
Segretario: allora si presenti qui domani mattina alle 8. Grazie, arrivederci.
Pil: he, no, aspetti!
Segretario (scocciato): eh... dica...
Pil: quali materie dovrò insegnare?
Segretario: eh... diciamo... tutte!
Pil: che???
Segretario: eh, sì. Domani mattina il direttore le spiegherà meglio... arrivederci!
Pil: eh, no, aspetti!! (tu non me la conti giusta...) Vorrei arrivare con un'idea di quello che devo fare... Non è che devo sostituire un'insegnante di sostegno?
Segretario: (col terrore nella voce) cambierebbe qualcosa? ha intenzione di rifiutare?
Pil: no. Gleil'ho detto: preferisco solo non avere sorprese
Segretario: ecco... dovrebbe fare sostegno a un bambino disabile.
Pil: bhè, non abbia paura di dirmelo, è una cosa che ho già fatto... ma quanto è grave?
Segretario: ...eh... parecchio...
Pil: ah, ok.
Segretario: bene, allora la saluto, ormai ha accettato. Arrivederci a domani mattina! (e attacca il telefono)
Pil: ma...ma...

Ora... Perchè Pilar ha la netta sensazione di essere stata fregata?



*dicasi Scuola Elementare l'edificio che viene riempito da bambocci smoccolosi che passano il tempo a cercare un pretesto qualsiasi per gridare "maèèèèstra!!".

mercoledì 3 ottobre 2007

Non ha prezzo


Alle 00.30 temeva seriamente di essere affetta da paresi facciale.
Perchè a casa, sul divano, era tutto diverso: si perdeva tra le pubblicità e ogni tanto s'addormentava.
A teatro, in prima fila, centrale, perfettamente sotto Bisio, è un'altra cosa.

E'stata una delle rarissime bòtte di... fortuna della sua vita.
Le altre, per intenderci:
- quando la prof scorreva con la penna il registro, tentennava intorno al tuo cognome e poi chiamava la secchiona.
- quando in una scatola di cioccolatini trovi quello al latte, evitando quelli col ripieno di amarena o schifezze simili.
- quando ha vinto una maglietta con il concorso della Volvo (spesa complessiva: millllle euro, ma la maglietta le sta a pennello).
- quando un certo ragazzo ha dato corda alla bischerata detta poco prima in mezzo al locale (ora rinnega di averlo fatto, ma è stato lui ad attaccare bottone per primo. Tzè!)
- quando ha preso (non è rubare: la capa era consenziente) dal magazzino della biblioteca un macello di libri coi quali ha rimpolpato la sua libreria

...e altri piccoli colpi di fortuna.

Ma questo è diverso.
Arrivare a teatro con due biglietti in file distinte, convinti di assistere allo spettacolo separati...
... vedere il regista in perosna arrivare a prenderti dalla balconata sfigata...
... per portarti esattamente in prima fila, centralissima...
... sapere che altri hanno pagato un bòtto di euri credendo di essere sotto al palco e poi invece si ritrovano dietro una Pilar qualunque
... avere Bisio che si rivolge a te quando fa delle battute...

...non ha prezzo!


E adesso, per chi non conoscesse di persona la fatina e morisse dalla voglia di vedere le sue fattezze, diamo il via alla CACCIA ALLA PILAR!!