lunedì 23 giugno 2008

Nutriti tu che mi nutro io


Ok, siamo agli sgoccioli.
Mancano pochi giorni e Pilar dovrà esporre le sue stanche carni al sole e ai viventi.
Sorbole.
L'abbronzaturà sarà già pessima: tra il tempo pessimo dell'ultimo periodo e i mocciosi della scuola materna che "non possono giocare in giardino perchè sennò sudano", la fatina giungerà sui lidi estivi giallina come il risotto della cuoca Lina.
Che poi, si sa, gli scaccoloni sudano pure quando fanno pipì.
Tolta la carnagione mozzarellosa, quindi, almeno il fisico dovrà essere tonico.
TONICO?
No-no, carimiei, la Lady non è andata a correre per mesiemesi. Di tonico ha solo i lobi delle orecchie.
Sicchè, diamoci alla DIETA!
Sese.
Pilar ha cercato un po'di consigli su internet e sui giornaletti della sala d'attesa del medico.
Udite udite.
I nutrizionisti dicono che non è mica necessario mangiare poco.
Nono.
Bastano questi piccoli accorgimenti:
1- fare un'abbondante colazione
e qui siamo a Buonpunto... poi?
2- fare ogni giorno una doccia ghiacciata. lunga venti minuti.
e su questo ho già delle difficoltà, visto il lungo inverno trascorso dal dottore...
3- a metà mattina e a metà pomeriggio, spezzare la fame con UN FRUTTO.

Un fruttooo?
Ma siete scemi?
Cacchio significa mangiarsi un frutto così, da solo? Nè dolce nè salato? Senza arte nè parte?


Cari nutrizionisti delle mie infradito,
sappiate che alle dieci del mattino, ossia due ore dopo aver fatto colazione, il Signor Stomaco della Pilar è in grado di metabolizzare (più o meno decorosamente) un pacchetto di crèchèrz, mezzo litro di succo di frutta, una fetta di crostata e un tòst prosciutto e formaggio.
Tuttociò non fa altro che incrementare in modo esponenziale la sua fatata fame atavica, tanto che, se non fate finire questa dannata scuola materna, prima o poi si mangia pure uno smoccoloso.
Arrivederci e grazie.

venerdì 20 giugno 2008

Io ti odio


(Sì, Busca: quanno cce vuò...)


Ehy, tu, pirla.
Sì, tu.
Tu che corri dove corre la Pilar.
E le corri dietro.
Ma proprio dietrodietro.
Tu che c'hai il fiatone, venti chili in più del dovuto e i capelli radi ma troppo lunghi che ti si appiccicano alla nuca.
Tu che c'hai le scarpe da ginnasta, i calzoncini da maratoneta, la canotta da ciclista e il respiro di un tricheco asmatico.
Tu mi stai sulle balle, sai?!
Che va anche bene correre appiccicato a qualcuno che ti taglia l'aria... ma NON PUOI FARLO PER MEZZ'ORA!
Nòddico...!
Provate voi a correre con un animale del genere alle costole.
Sentite il suo fiatone.
Sentite il suo incedere elefantesco.
Sentite il suo odore di "deodorante su tessuto acrilico".
Sentite i suoi colpi di tosse.

Tu. Tu mi stai sulle balle.

mercoledì 18 giugno 2008

...ma cos'è che significa "troyan"?


Stavate festeggiando l'assenza di Pilar?
Tzè!
Scis bèc.
Tiè.


E' successo che il pc era partito per Chissàdove, proprio nel momento più ostico, visto che Pilar e la mamma maestra devono compilare tutti i documenti scolastici... e la sorellonza c'ha la maturità da sostenere e una tesina da scrivere ancora.
Sicchè ora a Casa Pilar c'è un nuovo amico nuovo di pacca.
La fatina l'ha già ribattezzato Sciàzzu, perchè non sa dire bene il vero nome.

Cosa è successo in questi giorni di buio?

1- la fatina ha rivisto i compagni del liceo. Cielo, ma vi sposate per davvero?!
2- avendo piovuto molto, ha letto alcuni dei libri che, quando lavorava in biblioteca, era severamente vietato prendere in prestito perchè troppo richiesti. Che legge del cazzo. Allora Pilar ha cercato di capire come diavolo hanno fatto ad avere tutto 'sto successo: I love shopping e Ho voglia di te. E non l'ha capito.
3- Ha letto in un solo fiato La solitudine dei numeri primi, e le è piaciuto parecchio. Però. Il finale. Mah.
4- ha imparato a fare la crostata comecomandaiddio. Era anche ora, nèh.
5- è stata alla notte bianca di Como, a sentire quel gruppo rock che le piace tanto. 'orcaloca, quanto son bravi.
6- è uscita un paio di volte a fare una corsa. E ha preso l'acqua. Il fisico ne risente di brutobrutobruto...

Non vi siete persi un granchè.
Adesso fa un giro per i vostri blog, poi va a giocare un po'con Sciazzu e cerca di farsi venire in mente qualcosa.
Ok?

martedì 3 giugno 2008

Oh Romeo!


Verona.
Primo giorno di sole dopo settimane (SETTIMANE!) di piedi fracidi, stivali e ombrellini che si capottano.
Pilar e il suo Corazòn Espinado passeggiano serenamente per le vie del centro, sorseggiando una Coca, quando all'improvviso s'imbattono in una coppia di sedicenni.

Lui: SEI UNA STRONZA!
Lei: TU! SEI UNO STRONZO!
Lui: MA VATTENE! NON VOGLIO PIù VEDERTI!
Lei: CERTO CHE ME NE VADO! NON SO COME HO POTUTO RESISTERE TUTTO QUESTO TEMPO CON UN CRETINO COME TE!

Oh, no...!


Due ore dopo, Pilar e il Corazòn sono in macchina, fermi ad un semaforo che sembra essersi dimenticato di loro. Accanto a loro si ferma un'altra auto, coi finestrini abbassati e con a bordo una coppia di trentenni.

Lui: cioè, fammi capire: sdesso non posso neanche parlare con chi mi pare?
Lei: ... (non si capisce)
Lui: CHE COSA?? CHE TONO HO AVUTO CON LEI?? MA SEI PAZZA! LASCIATELO DIRE: SE-I PA-ZZA! FATTI CURARE!!

Gulp!


Alla sera, durante l'aperitivo, accanto al tavolino dove sono seduti la fatina col suo mister, passano un uomo e una donna: lei davanti, incazzata nera, lui dietro, remissivo.

Lei: TORNATENE A CASA DA SOLO!
Lui: ma no, aspetta, ragioniamo... non è come sembra!
Lei: TE NE TORNI A PIEDI, STRONZO!
Lui: no, dai, non fare così...!
Lei: NON TI AVVICINARE, SAI?! SE VIENI QUI TI AMMAZZO!!

Ohpporc'!
Hem... Hey, Corazòn... vero che domani ce ne andiamo via da questo postaccio??!!



...ma Verona non era La Città degli Innamorati?!
Facciamo che è solo La Città di Romeo e Giulietta, và...!