mercoledì 5 novembre 2008

Il calzino è vita (ossia: come perdere la dignità su un tappeto rullante)


C'è qualcosa che spinge Pilar all'autodistruzione.
Un po'come quando ha scelto di iscriversi a Scienze dei Beni Culturali, o come quando ha deciso di fare la maestra.
Ecco, questa è un'altra delle sue cazzate immani: s'è iscritta ad un corso di bici e corsa. In acqua.
gasp
Sicchè, ogni sacrosanto lunedì, s'infila il costume da bagno, la cuffia, i calzini e s'immerge nella vasca della piscina. I calzini, sì, non s'è sbagliata: alle 18 e 30 di ogni lunedì la tenuta di Pilar (e non solo, graziealcielo) consta di:
- un costume da bagno intero altamente diserotizzante
- una cuffia in lycra dove si cerca (invano) di raccogliere la selvaggia chioma
- lenti a contatto (sia benedetto l'inventore)
- calzini a righe gialle.

Sull'utilità di questi ultimi ci arriveremo. Intanto pazientate.

Si comincia la lezione sulle note di firulì firulà. Sicchè la Pilar mi parte motivata, e cavalca la ciclette tenendo il ritmo come neanche Sofia Boutella.
Sèh.
Tempo 40 secondi e il fiato comincia già a venir meno.
Ma concentriamoci sulla lezione: la Lady è immersa nell'acqua fino alle spalle, in piedi su una siclèt che, al posto dei pedali, ha delle megapinne blu (peraltro fin troppo grandi per il suo piede fatato).
La lezione prevede pedalate a tutto spiano e l'uso di altri aggeggi infernali atti a minare irrimediabilmente la stabilità psicologica delle vittime, come ad esempio un mega cotton fioc usato a mo'di remi.
Sì, seriamente.
Si tiene a precisare che la spiegazione non è all'altezza della visione dal vivo.

Dopo mezz'ora, ecco che mi entrano in gioco il calzini: inizia il tappeto rollante.
Scesa dalla bici, si sale su questo... questo... coso, che deve essere immerso nell'acqua da ogni singolo concorrente. E a Pilar ci vorrebbe un apposito corso propedeutico.
Ma andiamo oltre.
Si diceva: a cosa serve il calzino?
Ebbene, il calzino serve a non perdere quel briciolo di dignità rimasta.
Perchè la corsa in acqua è cosa ardua. Ma se fatta senza calzino diventa impossibile e un pochetto pericolosa, perchè i piedi, per fatati che siano, possono scivolare. E se si scivola nell'acqua, è difficile trovare prontamente l'equilibrio. E se non si ritrova l'equilibrio perduto, potrebbe capitare di pestare il grugno sul mancorrente del tappetorullante, come direbbe la Francina.
Sicchè, il calzino, cari miei, non è un feticcio.
Il calzino è la vita.



Illustrazione creata dalla fatina in personapersonalmente.

10 commenti:

ALittaM ha detto...

E io che credevo di aver toccato il fondo con le palette-smiley di acquagym...

Anonimo ha detto...

Ma nuotare e basta non piace, eh?!?

Fede Zic ha detto...

La bici nell'acqua, i calzini, il tappeto rullante... Grazie per questo brano di puro surrealismo! :-D

Ma alla fine del corso puoi arruolarti nei marines?

Anonimo ha detto...

ci mancavano i calzini.....

Pilar ha detto...

alittam: in confronto a questo, le palette sono bazzeccole!pant pant!

aki: no, se pilar immerge la testa sott'acqua rischia di rimanere offesa a vita (come direbbe il buon Rezzonico)

fede: surrealismo? giuro, la visione di questo corso dovrebbe essere vietata ai deboli di cuore.

anonimo: il calzino è vita. ricorda.

Anonimo ha detto...

Minchia, però 'sto corso sembra bello! :D

francina ha detto...

Ila ma respira...tu fai trooooppo sport!!!!!

Anonimo ha detto...

Seguo i tuoi racconti come da adolescente seguivo beverly hills!!!
A parte il pessimo esempio, adoro il tuo modo di scrivere e il punto di vista con cui affronti i piccoli-grandi eventi.

Evviva la fatina!!!

Pilar ha detto...

fay: solo con una buona dose di masochismo e/o autoironia

franci: ciò non avverrà MAI, e tu lo sai!!

aninimo che a me gli aninimi di solito stan sulle balle: mi sei simpatico, nèh! (e l'ego si espanse a dismisura)

Anonimo ha detto...

Mi son messo anonimo semplicemente perchè anche se metto il mio nome vero è lo stesso...dez ol! (nello stile pilar-eliano) :D