mercoledì 11 luglio 2007

La Bionda



Nel paese di Pilar esistono diversi personaggi.
Questa è una donna, è bionda (tinta, tintissima), abbronzatissima e ha un fisico scolpito nel marmo.
E'la proprietaria di una specie di boutique proprio nei pressi della casa di Pilar.
Questa personaggia trasocorre le sue giornate a passeggiare nel cortiletto davanti all'ingresso, oppure se ne sta sempre seduta su una seggiolina sgangherata a leggere una rivista, mentre prende il sole. MAI nessuno che entri in quel negozio. MAI visti clienti. NESSUN'auto parcheggiata nel cortile.
Ma dietro questo corpo statuario si nasconde un segreto terrificante: IL TEMPO.
Il suo segreto è infatti l'età: non si sa bene quanti anni abbia, ma Pilar può azzardare un calcolo approssimativo... Dunque, quando la fatina s'è trasferita in questa fetenzìa di paese, La Bionda aveva già un figlio di un paio d'anni più grande della (non ancora)Lady, che di anni ne aveva 6. Il figlio ne avrà avuti diciamo... 8 o 9. Quindi lei avrà avuto suppergiù...30 anni, cifra tonda. Quindi, se la fatina attualmente ha 25 anni... la bionda ne avrà... 55?
IMPOSSIBILE.
Quella c'ha dei glutei che fanno invidia ai bronzi di Riace.
Delle gambe che fanno girare la testa a tutti gli uomini del paese.
Degli addominali scolpiti nel marmo.
Impossibile, non può avere quell'età! Cheddiamine!
Pilar si fa un mazzo tanto per cercare di rendere meno marmellatoso il didietro e quella carampana lì si può permettere di essere così gnocca?!
Invidia.
Ma poi: a cosa cavolo serve essere fisicamente perfette a cinquant'anni suonati?
Pilar ha pensato anche a questo, ed ha trovato le seguenti conseguenze positive determinate dall'avere 60 anni senza dimostrarlo:
  • puoi far morire d'invidia le ventenni che abitano vicino a te e che, lavorando e/o studiando, non possono permettersi di allenarsi quotidianamente e assiduamente
  • puoi accalappiare ventenni vogliosi che volevano andare da Manina*, ma che hanno disgraziatamente perso la strada per la super
  • puoi credere di avere ancora vent'anni
  • puoi indossare abbigliamento da ventenne
  • puoi mangiare schifezze credendo di avere vent'anni, quando in realtà porti dentro di te tutti i segni dell'età avanzata (fegato spappolato, pressione alta, vene varicose...)
  • puoi passeggiare per il parco col nipotino, facendo sbavare i vecchietti che per l'occasione sfodereranno i loro migliori fischi d'approvazione (migliori, in quanto prodotti con la dentiera)
  • puoi salire le scale con un paio di borse della spesa senza avere il fiatone (e superare così le fatine che, con un soffio al cuore, cercano di aggrapparsi al corrimano sperando di arrivare al piano tanto desiderato)


Ma poi??
Il gioco vale davvero la candela?
Forse non sarebbe meglio invecchiare serenamente e basta, morta lì...?


*su Manina si rimanda ad un post successivo

10 commenti:

Pilar ha detto...

Ugly Betty assomiglia in modo impressionante a qualcuno di mia conoscenza... quegli occhiali li ho già visti... e anche quella pettinatura... e quel sorriso inebetito...

Pilar ha detto...

ecco, adesso mi commento da sola

Pilar ha detto...

no, pilar è pilar, tu sei tu. siete due persone diverse

Pilar ha detto...

ma pilar non sono io?

Pilar ha detto...

io non sono pilar!

Pilar ha detto...

(menomale che ho tolto il contavisite)

francina ha detto...

e se fosse l'insegna in cartongesso della boutique????
Ila...ti senti bene???!!!

Pilar ha detto...

no, franci, decisamente no!

Anonimo ha detto...

secondo me sotto è tutta flaccida. Sopra il corpo -che ha in realtà la consistenza della panna cotta- Ella applica dapprima una robustissima benchè sottilissima fasciatura di pellicola trasparente che la fascia e la modella tutta alla perfezione. Su di essa stende un sottile velo di quella tempera speciale anti-intemperie che applicano i bravi imbianchini agli esterni delle case, dopodichè ci passa sopra, coadiuvata da uno di quei maestri induscussi della body art, uno strato di colore ocra che simula l'abbronzatura perfetta e, attraverso l'uso saggio del chiaroscuro, anche l'effetto bello-sodo e le linee dei muscoli ben disegnati (tipo che ne so gli addominali scolpiti etc etc).
La boutique ovviamente è finta, dentro c'è tutto il laboratorio. Dentro ci fanno anche i carri di Viareggio in cartapesta, da cui le vengono i reali proventi dell'attività commerciale.

Io voglio fortemente credere che le cose stiano così.

Pilar ha detto...

mi hai convinta: le cose stanno davvero così!