giovedì 11 ottobre 2007

Questione di frolla


Se Pilar si mette in testa 'na cosa, non gliela levate neanche a mazzate.
E' una crapona all'ennesima potenza.
Bene, oggi è ammalata (ed è il suo giorno libero, ma queste sono inutili sottigliezze) ha voluto cimentarsi in cucina. Idea: fare una crostata come-dio-comanda.
E così sia.
Ricetta per la pasta frolla (presa dal sito di Gennarino)*:

Prima di tutto, preparare il burro. Con l'aiuto di un coltello piuttosto grosso, tagliarlo prima a bastoncini (grandi, se possibile, poco più di un fiammifero) e poi a dadini.
Sì, ok. PERò come diavolo si fa a fare dei fiammiferi di burro?? Ok, passa subito ai dadini piccini picciò... peccato che alla fatina venga fuori un ammasso appiccicaticcio, di cui la metà rimane sul coltello. E vabè.

Il burro va poi sfregato tra i polpastrelli, con un movimento delle dita simile a quello con cui si indicano i soldi in modo da ottenere uno sfarinato grumoso simile a quello della foto.
A parte che vi siete dimenticati di dire che avete aggiunto la farina (!!), alla Pil sono venuti fuori solo delle mega-palle di burro e A PARTE dei rimasugli di farina.
E vabè.

Disporre quindi lo sfarinato a fontana e setacciarvi sopra lo zucchero a velo.
Sì, sì, lo zucchero sarà pure setacciato, ma il composto è secco e sparpagliato su tutto il tavolo, dannazione. Pilar cerca quindi di ammucchiare tutto in un punto e alla fine, anche se malamente, il tutto assomiglia PIù O MENO a un vulcano piccolopiccolo.
E vabè.

Aggiungere ora i tuorli d'uovo, l'aroma prescelto (in questo caso: buccia di arancia grattugiata) e dare una prima lavorata al composto (aiutandosi con una forchetta o un cucchiaio). Una volta che l'uovo si sia quasi del tutto incorporato al resto degli ingredienti, dare una VELOCISSIMA impastata con le mani (ricordando che meno si lavora la pasta frolla, meglio è)... fino a quando l'impasto non assuma l'aspetto della foto.
A questo punto, interviene la famosa idiosincrasia della Lady: arancia?? Giammai!! Via l'aroma. Meglio rimanere sul semplice. Così si mette ad impastare tutto, MA una volta l'uovo non si mescola bene al resto, venti volte perde pezzi di farina che va a finire in ogni dove, una volta si ferma per assaggiare un po'di burro+zucchero che s'è fermato tra le dita fatate.. insomma, PASSA UN PO'DI TEMPO... ecco, magari non è stata proprio VELOCISSIMA (si sa che ha bisogno dei suoi tempi...) però alla fine riesce ad ottenere una specie di palloccia appiccicosa/secca che non assomiglia un granchè a quella della foto, ma Pilar dà la colpa ai trucchi fotografici che si usano oggigiorno.
E vabè.

Insomma, alla fine il risultato non è stato dei migliori:
  • la pasta non era abbastanza: la fatina è riuscita appena a coprire il fondo della pentola, sicchè l'ha dovuta cambiare più volte prima di trovare quella giusta.
  • più che a una pasta frolla, assomigliava a una torta Sbrisolona: immangiabile a fette, ma sbocconcellabile un pezzetto per volta
  • è grondante di burro, ma questo è un particolare del tutto irrilevante
  • non sa di nulla. Forse l'aroma all'arancio ci andava davvero.

...E VABé...



*Non so se avete notato, ma la Lady sta imparando a fare i link!!!

8 commenti:

ilbusca ha detto...

Vuoi fare una torta "come-Dio-comanda" e cerchi la ricetta su "Gennarino"?
Compra il cucchiaio d'argento, tirchiona!

ilbusca ha detto...

Ehi, mi hai copiato "Eh vabè".

Pilar ha detto...

Oh! Gennarino è bravo assai!
E poi, EH VABè è stato coniato dalla pil, poche balle!

Anonimo ha detto...

Temi temi, l'Akilleys aleggia... :D


(... comunque ci son altre cose che puoi fare... adesso così su due piedi non mi vengono in mente quali... ma ci sono di sicuro...)

Anonimo ha detto...

Se riesco a sopravvivere al week-end, ti passo la mia ricetta ;)

Pilar ha detto...

grazie, fay! sù-sù... che vuoi che sia un week-end, dopotutto! ;)

Anonimo ha detto...

Uelà Pil, come vaaaaa?!?!? è da un bel pò che non ci si sente!!

Un baciotto!

Paolo ha detto...

un weekend può essere letale per la psiche e per il corpo...