mercoledì 16 gennaio 2008

Papaveri e papere. Ovvero: quel gran pezzo della Pilar


Interno scuola materna.
Giorno piovoso.
Capelli attapirati, naso intasato.
Pilar seduta sul tappetone a farsi passare le macchinine lungo le gambe da N. e a pettinare i capelli della principessa J.
Entra la cuoca col quadernone delle presenze, guarda Pilar e si mette a ridere sonoramente. Poi si rivolge alla collega dicendo: "Ma lo sai che io conosco questa ragazza da quando faceva le elementari??"
Collega M.: "Ah sì? Era carina?!"
Cuoca: "Noooo!! Ahahahah! Era GOFFA e BRUTTINA! Mamma mia, come si è sviluppata! Ahahah! Guarda un po' com'è diventata: UN GRAN PEZZO DI RAGAZZA! Era bruuutta, magrolina e goffa (aridaje...)... e guarda come s'è messa bene!".
E dopo questa discarica di commenti, la donna piglia le sue robe e se ne va ridendo.


Collega M.: "Pil, prendila come un complimento."
Pil: "S-sì. Sigh. Un complimento. Sniff."

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Non so se è meglio quando ti dicono "ah sei tu! non ti avevo riconosciuta, da piccola eri così carina!" -___-

francina ha detto...

Pil massima solidarietà per lo sviluppo posticipato...ma questa storia già la sai! ;)

Anonimo ha detto...

FOTO! FOTO! FOTO! FOTO!

Pilar ha detto...

aus: oddio, esiste gente capace di dire certe cattiverie?? aiuto.

franci: lo sviluppo non poteva "concentrarsi" meglio? no, eh...

aki: guarda, non è che la pil sia una stragnocca... anzi... piuttosto, non so cosa usi la cuoca per preparare la pappa...!