giovedì 14 giugno 2007

Afandou (ma a volte Afantou)

Messaggio N°158
09-08-2006 - 14:55


La spiaggia è quasi deserta.
Pilar è un po'stordita dal vento preso in motorino.
Caldo asciutto, piacevolissima arietta leggera.
Un telo azzurro sui sassolini colorati.
Una carezza.

Pilar si tappa il naso (è risaputo che la canappa della fatina è storta a causa di un ben poco banale incidente nella casa degli specchi in terza media) e immerge la testa nell'acqua.
Tutto è celeste, ma se guarda verso il largo vede una striscia azzurro intenso.
Riemerge. Respira.
Si mette a galleggiare a pancia in sù, guarda il cielo con gli occhi appena aperti (la luce è accecante), respira a fondo l'aria calda e asciutta coi raggi del sole che le scaldano la pelle. Pensa che appena tra qualche settimana sarà infreddolita dal vento autunnale, col naso perennemente gocciolante, la pelle pallida e altre cose (serie)a cui pensare.
Prende fiato, rimette la testa sotto e nuota

Nessun commento: