giovedì 14 giugno 2007

La canappa di Pilar

Messaggio N°159
09-08-2006 - 15:30


Il setto nasale di Pilar è un po'storto. Rispetto alla faccia della fatina, quel naso è evidentemente grosso. Un po'picassiano? No, non esageriamo.
Comunque...

Pilar aveva tredici anni e la stupidèra nel sangue, tanto che dopo più di dieci anni ne ha ancora qualche traccia nelle vene. Ma non è un male.
E' andata alla festa di un paesotto vicino al suo, e il papo verrà a prenderla a mezzanotte, come una vera principessa-con-scarpetta-di-cristallo.
Pilar sta facendo i versi con le sue amiche nella casa degli specchi.
E' già arrivata alla fine del labirinto prima di tutti, ma non ha voglia di aspettare le altre, e decide così di tornare indietro a fare la scema.
Cambia percorso e si ritrova stretta in un corridoio che riflette tutte le luci. Centomila Pilar in pantaloni gialli e maglietta col cuore rosso (sì, i commenti si sprecano, evitateli, abbiate pietà). La fatina fa la spavanda, quindi la punizione non si fa attendere. Allunga le braccia in avanti e sente uno specchio; accanto a lei altri specchi. Con la mano sente un passaggio alla sua destra. C'è spazio. Fa per svoltare.
Sbam!

Bastardi, avete messo uno specchio storto.
Gli specchi moltiplicano il sangue uscito dal nasino di Pilar. Intorno è tutto rosso. Alla fatina gira la testa, sta perdendo i sensi, ma un amico la solleva e la porta fuori.
Aria fresca.
Naso gonfio.
Sangue.

Da sempre, quando Pilar se la tira la punizione arriva puntuale.
Questa è la legge. Senza pietà.

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