Messaggio N°212
23-01-2007 - 13:17
Toc toc
Pilar, sveglia: è tardi.Sì, sei stata malata per un po', ma ora non sei più febbricitante. Quindi datte 'na mossa.
Ora.
Cominciamo dalle basi, ok, Pil?
Vestiti, innanzitutto. Non importa cosa indossare, rimetti quello che avevi l'ultima volta che hai lavorato. Sì, è tutto un po'stropicciato, fa niente, dai.
Su, da brava, ora metti le scarpe. Bhè, magari prima togli i calzettoni termici da montagna, che abbinati alle Stan Smith potrebbero causare gravi danni ambientali. Così, giusto per precauzione.
Fai un respiro. Ho detto respira, non sbuffare.
Poi.
Cosa manca?
Ah sì. Sei verde. Metti un po'di pittura sotto gli occhi e un po'di colore sulle guance, sennò al lavoro ti confondono col muro che ti sta dietro. Ecco, magari prima prenditi un pochino a sberle, così ti dai anche una svegliata.
Adesso cerca di pettinare alla bell'e meglio quel nido di ragni che è cresciuto negli ultimi giorni sulla tua zucca: su, forza, fai un bel nodone con quei capelli d'alghe... Ecco, così va già meglio.
Sorridi.
Sorridi, Pil.
Ok, lasciamo stare il sorriso, sarebbe pretendere troppo.
Ci siamo quasi, dai, manca solo una cosa: la borsa.
Quella cosa scura dalla forma non ben definita, che giace dimenticata sulla sedia della camera da giovedì sera, contenente portafogli (tristemente vuoto), libri (saccheggiati dalla biblioteca, per una specie di jus primae noctis del bibliotecario), fazzoletti di carta, caramelle, fazzoletti di carta, matite, penne, fazzoletti di carta...
Eccola, brava, eccola. Controlla che ci siano le chiavi per aprire tutto...
Ok, via, andiamo.
Aaalt!
Pirlona, metti la giacca, che sennò ti ammali un'altra volta.
Ok.
Ce la fai a guidare fino alla biblioteca, ora?
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