Messaggio N°111
09-06-2006 - 14:22
I cappelli sono una malattia: li compra rigorosamente brutti e non li indossa mai... per la gioia di sua madre, che quando apre gli armadi se li vede cadere addosso.
Per le scarpe nutre un sentimento d'amore decisamente più intenso. In modo particolare ama quelle da ginnastica. Morbide e terra terra. Come lei.
Non le si addicono le scarpe col tacco, perchè quando se le mette ai piedi cammina come uno scimpanzè sciancato. E rischia ogni volta di slogarsi una o più caviglie, per la gioia dei presenti.
Dato che le conserva con religiosa cura (nonostante abbia la pessima abitudine di schiacciarsi i piedi quando sta seduta), riesce a farle sopravvivere per anni.
il paio più vecchio risale al '95, quando Pilar faceva il liceo. S'era comprata le Stan Smith perchè le facevano il piede ancora più piccolo. Ora sono conciate davvero male, ma nonostante la mami faccia i raid nella scarpiera per tentare di buttargliele via, le Mitiche vengono sempre recuperate in extremis dal sacco per la Caritas. Che diamine, sono ancora ottime...
-La suola è gialla (ma resiste ancora, eh: niente buchi!)
-Le stringhe sfilacciate (che potrebbero essere sostituite, ma "stonerebbero" con l'Effetti Cimelio)
-In alcuni punti ci sono delle scritte che testimoniano l'egocentrismo tipico dell'età adolescenziale (ILA)
-"Sembrano mangiate dai topi", dice la mami. "Sono vissute", dice Pilar.
-il plantare è quasi scomparso del tutto. Ormai sembra di camminare direttamente sul terreno (il che risulta molto utile ad una persona che sta sempre con la testa per aria)
...ma ormai hanno preso la forma del piede della fatina, quindi più comode di quelle non ce n'è.
Per non parlare del loro valore affettivo...
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